La situazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in provincia di Nuoro, così come in tutta la Sardegna, va sbloccata con regolamenti aggiornati e con una collaborazione più stretta fra gli enti, con nuove assunzioni e con la programmazione annuale delle risorse”. Sono le conclusioni della consigliera regionale Elena Fancello (Psd’az) dopo un approfondito confronto con i vertici di Area, tenutosi martedì 15 giugno a Cagliari nella sede dell’Azienda regionale.

A seguito della recente ingiunzione di sfratto nei confronti di una donna con figli, poi rinviato, verificatosi a Nuoro e di altri episodi significativi di una situazione sociale tesa e allarmante, Fancello ha chiesto un incontro al commissario straordinario Adamo Pili per avere informazioni sull’accaduto e sullo stato degli alloggi nel capoluogo e nei comuni del territorio.
Oltre al commissario Pili, alla riunione hanno partecipato anche il Direttore generale Gian Paolo Sanna e il dirigente, responsabile per l’ambito di Nuoro, Franco Corosu.

I dirigenti di Area hanno dimostrato la massima disponibilità a fornire tutte le informazioni richieste – dice Fancello – attraverso un puntuale resoconto dei numeri e delle problematiche. È emerso che i regolamenti troppo rigidi spesso non permettono di valutare le situazioni dal punto di vista umano, e che sarebbe necessario renderli più adatti alle situazioni che si verificano nella realtà, ma allo stesso tempo si evince una difficoltà dell’Ente a svolgere pienamente le proprie funzioni laddove manca la piena collaborazione con tutti gli altri soggetti interessati. Considerando che parliamo di beni pubblici – sottolinea la consigliera regionale – è necessario che ciascuno svolga i compiti di propria competenza, come ad esempio il monitoraggio, le verifiche, le decadenze laddove gli alloggi sono inutilizzati. Ogni casa occupata abusivamente è il dramma di due famiglie: quella costretta a occuparla e quella che ne avrebbe diritto legalmente e se la vede portare via”.

Oltre agli interventi normativi per migliorare i regolamenti – dice Fancello – la politica deve affrontare un altro grande problema, che riguarda la carenza di personale in Area, dimezzato rispetto all’effettivo fabbisogno: è necessaria l’assunzione di ingegneri che possano portare avanti la progettazione. Infine – conclude – va ripensata la modalità di erogazione dei fondi regionali, in modo che diventi annuale e costante così da evitare carichi di lavoro esagerati che bloccano il lavoro degli uffici”.

All’incontro era presente anche la consigliera del Movimento 5 stelle Carla Cuccu, che ha affrontato alcuni aspetti relativi alla situazione nel Sud Sardegna, in particolare nel Sulcis Iglesiente: per le due consigliere regionali è stato il primo passo di un percorso di approfondimento e verifica della situazione dell’edilizia pubblica in tutta l’Isola.

I numeri

Gli alloggi AREA in Sardegna sono 35mila.
Il personale necessario per gestirli dovrebbe essere di 1 a 100, quindi di 350 unità, mentre allo stato attuale l’organico di Area è ridotto a 140 effettivi. Questo è motivo di rallentamenti nella gestione, controllo e manutenzione degli alloggi, ma anche nella programmazione.

Il costo dell’affitto per ogni appartamento si aggira intorno ai 70 euro al mese, ma nell’area di Nuoro il 60% degli assegnatari ha un reddito inferiore agli 11 mila euro, per cui la tariffa parte dai 9 euro mensili. Nonostante questo, il credito per morosità accumulato da Area nel solo ambito nuorese è pari a 7 milioni di euro, di cui 2 milioni in corso di rateizzazione.

In tutto il distretto (che comprende la vecchia provincia di Nuoro, Ogliastra, alcuni comuni della vecchia provincia di Cagliari e San Teodoro) ci sono 3398 alloggi di cui 888 a Nuoro città. Di questi ultimi, 859 risultano regolarmente assegnati: per 10 di questi il Comune dovrebbe dichiarare la decadenza, su segnalazione di Area. Dei 29 non assegnati, 7 hanno bisogno di manutenzione, 3 sono liberi e devono essere assegnati dal Comune, 16 sono occupati abusivamente e 3 sono in corso di regolarizzazione.

Per costruire un nuovo appartamento dotato di tutte le caratteristiche previste dalla norma servono dai 60mila ai 90 mila euro, mentre per l’acquisto di immobili esistenti Area non può spendere più di 1100-1200 euro a metro quadro. Il mercato a questi prezzi non offre alloggi adeguati, tanto che il bando esplorativo con cui Area nel 2018 fece una ricognizione degli immobili privati vuoti e disponibili nei centri storici è rimasto nel cassetto perché, in realtà, la maggior parte delle costruzioni non ha caratteristiche adeguabili alla normativa e spesso le case antiche sono divise fra tanti proprietari, non hanno i documenti in regola in quanto manca la continuità storica ventennale.

La programmazione

Mentre ci sono realtà come Onanì, Macomer, Orosei, in cui progettazione e realizzazione procedono, a Nuoro i due progetti principali sono fortemente rallentati. Per quanto riguarda gli alloggi previsti a Su Pinu – 2milioni e 700 mila euro per 16 alloggi – il meccanismo si è inceppato a seguito della mancata comunicazione da parte del Comune sulla tipologia di alloggio. Ci sono poi i 5 milioni e 437 mila euro per 40 alloggi nell’ex palazzo Soim, vicino all’AILUN, ma si tratta di un progetto vecchio che va ridimensionato, oppure integrato nelle risorse.