“Una tappa importante del percorso virtuoso di valorizzazione del patrimonio archeologico della Sardegna intrapreso dalla Regione. Possediamo buona parte del patrimonio nazionale e, in particolare al termine di una fase difficile come quella pandemica, dobbiamo rilanciare l’Isola investendo in nuovi modelli di sviluppo: la cultura rappresenta uno scenario possibile e credibile”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, questa mattina, durante la presentazione, al Ministero della Cultura a Roma, della mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica – Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, che verrà inaugurata a Berlino il prossimo 30 giugno.

La Regione Sarda, ha ribadito il Presidente Solinas, individua nella valorizzazione del patrimonio archeologico uno strumento fondamentale di sviluppo e promozione dell’isola, che sarà realizzato, ha aggiunto, anche con grandi campagne di scavi che interesseranno tutto il territorio e con la collaborazione dell’industria cinematografica, con un progetto su scala mondiale.

Il Presidente ha anche confermato che in tempi molto rapidi sarà istituita la Fondazione che gestirà la tutela e la valorizzazione del sito di Mont’e Prama.

Di grande importanza la mostra presentata oggi. Dopo l’esposizione nel Museo tedesco per la Preistoria e Protostoria, la mostra si trasferirà al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (19 ottobre 2021), al Museo Archeologico nazionale di Salonicco (11 febbraio 2022) e chiuderà a Napoli, da giugno a settembre 2022. La mostra è promossa dalla Regione Sardegna con il Museo Archeologico di Cagliari e la direzione regionale Musei della Sardegna, con il patrocinio dei Ministeri della Cultura e degli Affari esteri, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio globale international. Alla presentazione ha partecipato anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Nella Mostra, ospitata in quattro importanti musei europei, sarà protagonista la civiltà nuragica, troppo spesso sottovalutata e trascurata – ha aggiunto il presidente Solinas – L’immenso patrimonio archeologico, unico nel suo genere, che conta tra l’altro circa 7.000 nuraghi, è un’opportunità di rilancio dell’offerta culturale della Sardegna, e anche l’imminente costituzione della Fondazione per i Giganti è parte integrante degli obiettivi della Regione verso questo obiettivo. Il patrimonio archeologico sarà certamente un grande richiamo internazionale, non solo per gli studiosi, ma anche per appassionati e turisti. Infatti, anche il turismo culturale, soprattutto nei cosiddetti ‘periodi di spalla’, può dare importanti occasioni di sviluppo occupazionale ed economico”.

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