Servizi di guardie mediche a singhiozzo e scarse comunicazioni alle cittadine e ai cittadini di Sardara, Guspini, Arbus, Gonnosfanadiga. Intere comunità sono senza la garanzia di un supporto importantissimo, fondamentale per tutelare il diritto alla salute. Questo è quanto il gruppo del Consiglio regionale dei Progressisti denuncia con una interrogazione, prima firmataria Laura Caddeo, che chiede l’assegnazione dei nuovi incarichi e la soluzione del problema nel più breve tempo possibile.

«In particolare per quanto riguarda Sardara», ricorda Caddeo, «l’Ats era a conoscenza da tempo che i due medici precedentemente titolari dell’incarico avrebbero interrotto il loro rapporto di lavoro a partire dai primi di luglio. Eppure, nonostante il sei luglio siano stati assegnati gli incarichi di guardia medica per i periodi 1 luglio-30 settembre e 1 agosto-31 ottobre, proprio per Sardara si è deciso di garantire il servizio solo a partire dal 1 agosto».

«Troppo tempo», sottolinea l’esponente dei Progressisti, «soprattutto perché il servizio di guardia medica garantisce l’assistenza sanitaria, sia in ambulatorio che a domicilio, per le situazioni di urgenza anche nelle ore serali e notturne e nei giorni festivi, quando è più complicato contattare il proprio medico di base. A oggi, invece, il disservizio sta costringendo gli utenti che hanno urgenze a dover percorrere chilometri per raggiungere guardie mediche di altri comuni».

Leggi altre notizie su www.cagliaripad.it