“Sono centinaia le pratiche bloccate e di conseguenza diversi i milioni di euro che ancora non arrivano alle aziende agricole delle provincia di Nuoro e Ogliastra”. La denuncia arriva dalla Federazione provinciale di Coldiretti Nuoro Ogliastra, e riguarda una serie di pratiche ferme, che spesso hanno superato positivamente anche i controlli a campione, ma che non riescono ad ottenere il via libera, o altre alle quali vengono applicate riduzioni o sanzioni per motivi di fatto esistenti ma che non si riesce a verificare.

“Una situazione che sta mettendo in serie difficoltà diverse nostre aziende agricole lasciate senza liquidità in un momento che definire difficile è un eufemismo”, commenta il presidente di Coldiretti Nu-Og Leonardo Salis. Coldiretti Nu-Og riporta un elenco di casi, motivo di malessere delle aziende agricole.

“Non sono stati attivati gli sportelli territoriali come interfaccia con i CAA per la verifica delle domande PAC bloccate dalle anomalie. Manca un ufficio specifico per la gestione dei contenziosi e altresì un supporto legale che agevoli l’accesso agli atti: così mancano gli elementi per attivare eventuali procedimenti di decadenza o ammissibilità. Il personale è ai minimi termini. In quattro anni il distretto di Nuoro ha perso quasi il 40 per cento del personale, si è passati da 80 a 50, e dei pochi rimasti alcuni sono ancora in smart working. L’esempio eclatante è quello del distretto di Lanusei: da fiore all’occhiello a cenerentola, sguarnito di personale ha numerose pratiche arretrate in una realtà, tra l’altro, marginale e sofferente come l’Ogliastra. La carenza di personale determina un aumento del carico di domande da istruire e il numero di istruttorie per dipendente, con la consequenziale dilazione dei tempi e il rischio di far decadere le domande stesse”, si legge nella nota di Coldiretti.

“Come se non bastasse, l’incaricato per l’istruttoria delle domande del bando per l’acquisto dei riproduttori è stato trasferito, pertanto le oltre 250 domande del 2020 della provincia Nuoro e Ogliastra risultano inevase, determinando anche l’impossibilità di quantificare le risorse residue per il nuovo bando”, prosegue.

“Per tamponare le falle nel contingente – è la proposta del direttore di Coldiretti Nu-Og Alessandro Serra – sarebbe auspicabile una convenzione con il personale, disponibile, andato in pensione. In questo modo si garantirebbe lo snellimento delle pratiche e faciliterebbe il percorso formativo di eventuali nuovi assunti”.

“Molte nostre pratiche sono bloccate perché il sistema non incrocia correttamente la consistenza aziendale così come validata dalle foto interpretazioni di AGEA, inoltre gli aggiornamenti catastali delle particelle non vengono incrociati correttamente dal sistema informatico SIAN in fase istruttoria – spiega Serra –. Questo si traduce in domande bloccate per anomalie o in riduzioni o sanzioni di fatto inesistenti. L’elenco purtroppo è lungo e riguarda diverse misure, tra le quali anche quella sulle razze ‘Conservazione delle razze locali minacciate di abbandono’, la 10.1.5, il 90 per cento delle quali concentrate in Ogliastra”.

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