Anticamente si chiamava Metalla. Una leggendaria città scomparsa della Sardegna, ubicata nell’ultimo tratto della via Romana Tibulas Sulcis, sede della più antica città mineraria per eccellenza dell’isola, in un territorio in cui fino alla conclusione del secolo scorso le attività minerarie sono state le attività produttive primarie.
In quel sito ancora ricco di storia nasce un progetto visionario per la riconversione industriale di un sito minerario dismesso in un datacenter green di ultima generazione, ad alta efficienza energetica, una “miniera digitale”: si chiama Digital Metalla.
L’idea è incentrata sulla costruzione di un datacenter ad alta efficienza energetica che sfrutti nel miglior modo possibile le risorse naturali disponibili con il massimo rispetto dell’ambiente circostante. Punti di forza del progetto sono la riconversione tecnologica di un sito minerario dismesso, l’efficienza energetica ai massimi livelli mondiali, servizi cloud con un elevato livello di sicurezza e nuove opportunità di lavoro nel territorio. A realizzarlo sarà Dauvea, società fondata da Salvatore Pulvirenti e Antonio Pittalis, nel 2017. Pulvirenti e Pittalis sono professionisti e manager dell’Information e Communication Technology con più di 25 anni di esperienza nel settore.
Metalla è oggi il nome di un sito archeologico che si trova a Sulci, o Sulcis, antica città fenicia che sorge a Sant’Antioco, sul versante Nord dell’omonima isola. E’ stato un centro minerario affidato a quello che si chiamava un “procurator” e dove erano destinati i cristiani e gli schiavi condannati ai lavori forzati. Citato anche dalle più antiche fonti, Metalla doveva ospitare un edificio termale con pavimenti mosaicati e un orologio pubblico: qui passava l’ultimo tratto della via Tibulas Sulcis.
In un mondo in cui i dati e la loro protezione sono sempre più centrali nel sistema economico, in cui il consumo delle risorse ambientali è elemento strategico dello sviluppo del business, l’obiettivo di Digital Metalla è quello di convertire la miniera dall’essere al centro delle attività estrattive delle materie prime a un sito tecnologico per l’elaborazione, l’immagazzinamento e la protezione dei digital asset. Un luogo dove custodire una delle cose più preziose che abbiamo: i nostri dati, la nostra memoria.
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