Un manto nero e silenzioso, bruciato dalle fiamme, è quel che resta dopo i tre giorni di incendi divampati nell’Oristanese.

I boschi rigogliosi di macchia mediterranea, querce, lecci, ulivi ed esemplari millenari di archeologia botanica sono oggi una fotografia del passato.

A testimoniarlo sono gli scatti realizzati dal presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, e dal deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, sui luoghi del tragico evento che ha colpito l’Isola: Scano Montiferro, Cuglieri, Santu Lussurgiu, Sennariolo e Tresnuraghes.

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