Serviranno almeno quindici anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli ma anche ucciso animali ed è calamità con danni incalcolabili all’agricoltura negli oltre 20mila ettari andati a fuoco.
È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dei devastanti incendi che hanno colpito la Sardegna in diverse località dell’Isola, soprattutto nell’Oristanese.
Ai costi economici e sociali si somma una catastrofe ambientale con lecci, roverelle e sughere secolari sono andati in fumo in aree dove – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali.
Un disastro sotto ogni punto di vista – afferma la Coldiretti – con la distruzione totale delle erbe e delle essenze che sono alla base dell’alimentazione di pecore e mucche.
Per ogni bosco andato in fiamme – conclude Coldiretti – ci sono danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
Coldiretti è impegnata in una capillare azione di monitoraggio e assistenza ad agricoltori e allevatori ai quali chiede di agire con massima cautela e ringrazia tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento coordinate dalla Protezione civile.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it