I Cobas Scuola Sardegna dicono no all’obbligo di Green pass per il personale scolastico e dichiarano, a partire da lunedì 9 agosto, lo stato di agitazione di tutta la categoria.

Le misure volute dal Governo Draghi con D.l. 6 agosto 2021, n. 111, a detta dei Cobas, “si configurano come un vero e proprio Trattamento Sanitario Obbligatorio contro una categoria di lavoratrici e lavoratori che a tutt’oggi risultano essere le vittime e non certo la causa dei contagi”.

Secondo gli stessi dati diffusi dal ministro Bianchi, l’86% del personale è già vaccinato: dunque, si chiedono i Cobas, perché tale accanimento?

“La minaccia della sospensione dal servizio – proseguono i Cobas -, e dallo stipendio, agitata sulla testa degli insegnanti e del personale ATA che intendessero avvalersi del diritto soggettivo a non vaccinarsi appare un palese ricatto nonché un vero crimine giuridico-sanitario, illegittimo e punitivo, che ha come unico fine quello di fungere da ‘foglia di fico’ alle inesistenti azioni che invece sarebbero state utili, necessarie ed efficaci in materia di edilizia scolastica, organici e trasporti.

Più volte abbiamo rivendicato l’incremento degli organici e la riduzione del numero degli alunni per classe come misura necessaria a ridurre le possibilità di contagio. Nulla è stato fatto.

Infatti, anche il prossimo anno scolastico avrà inizio con classi formate con fin oltre 30 alunni e il numero dei c.d. docenti-Covid sarà inferiore a quello dell’anno scolastico in corso.

Costantemente abbiamo invocato provvedimenti urgenti in materia di trasporto pubblico perché gli alunni e gli addetti del settore scuola pendolari potessero viaggiare in sicurezza. Non solo non sono previsti a livello statale e regionale stanziamenti adeguati allo scopo, ma addirittura per accedere alla mobilità locale non è prevista l’esibizione del Green pass”.

La soluzione, prevista dallo stesso decreto legge, di scegliere in alternativa di effettuare un tampone molecolare ogni 48 ore, a spese dei docenti, non è accettabile, spiegano i Cobas: “Una concreta promessa di costosa tortura per i renitenti al vaccino, mentre viene semplicemente eluso ogni riferimento a test rapidi salivari e gratuiti che potrebbero, invece, essere effettuati facilmente nelle scuole”.

Per queste ragioni, i Cobas annunciano nuovi scioperi a partire dal prossimo autunno e richiedono l’immediata abrogazione dell’art. 9 ter del Decreto Legge 6 agosto 2021, n. 111 (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario).

Non solo, invitano quanti si sono spontaneamente vaccinati a solidarizzare concretamente con chi non intenda farlo rifiutandosi di mostrare ai “dirigenti-sceriffi” i loro Green pass.

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