coronavirus vaccino

Non è vero che i giovani non vogliono vaccinarsi, come si è letto (e si continua a leggere) su diverse testate nazionali. La retorica dei “giovani untori” che si ostinano a rifiutare le somministrazioni vaccinali, e addirittura “preferiscono il virus al vaccino”, non regge di fronte ai dati Istat.

Secondo l’ultimo report a riguardo, infatti, ad oggi in Italia la fascia d’età 20-29 anni registra il 48,29% di vaccinati con la prima dose e il 20,40% con entrambe le dosi, per un totale di 68,69%. Se si guarda oltre, la fascia d’età 30-39 anni registra il 50,96% di vaccinati con la prima dose e il 14,32% di vaccinati con entrambe le dosi, per un totale di 65,28%. 

Tutto confermato anche in termini assoluti: a livello nazionale, l’11 agosto (dati Istat in media mobile a 7 giorni) si contano 97.473 vaccinati con almeno una dose tra i più giovani (20-29 anni), mentre i più adulti (30-39 anni) raggiungono quota 77.618.

I più giovani, quindi, hanno già superato gli adulti, nonostante le somministrazioni vaccinali agli under 30 siano state aperte successivamente (3 giugno) rispetto al secondo gruppo. A ciò si aggiunge il fatto che a diverse categorie di lavoratori, come il personale medico-sanitario e quello scolastico, è stata data la possibilità di vaccinarsi già a partire dai primi mesi del 2021.

Anche in Sardegna, lo scenario segue i numeri nazionali: per la fascia d’età 20-29 anni, la prima dose è stata somministrata al 40,72% dei giovani e il 25,09% ha già ricevuto anche la seconda per un totale di 65,81%; la fascia d’età 30-39 anni registra invece il 41,21% di vaccinati con la prima dose e il 21,02% che hanno concluso il ciclo vaccinale, per un totale di 62,23%.

In numeri assoluti, e sempre in data 11 agosto (dati Istat in media mobile a 7 giorni), si parla di 2.483 vaccinati nella fascia 20-29 anni contro i 2.429 vaccinati nella fascia d’età superiore.

Anche in questo caso, quindi, i più giovani avrebbero già superato la fascia più adulta, dimostrando che sono tutt’altro che ostili al vaccino anti Covid-19.

Sarà l’obbligo del Green pass, che consentirebbe l’accesso ai locali al chiuso, sarà che l’apertura alle vaccinazioni senza limiti d’età ha scaturito un boom di prenotazioni che ha fatto slittare i primi giorni disponibili al mese di agosto, ma i dati parlano chiaro: i giovani vogliono vaccinarsi, si vaccinano e lo fanno il più in fretta possibile.

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