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“Invitiamo i turisti e i consumatori sardi a trascorrere il Ferragosto in uno degli 870 agriturismi isolani, garanzia di qualità dei prodotti, sicurezza sanitaria e accoglienza”. Lo suggerisce il direttore regionale della Cia-Agricoltori Italiani Sardegna, Alessandro Vacca. “I nostri agriturismi rappresentano luoghi di eccellenza assoluta, dove essere umano e natura si fondono in un’unica entità, in funzione della salute e del benessere, e in questo periodo di pandemia, grazie ai grandi spazi all’aperto di cui sono dotati, rappresentano la migliore garanzia di sicurezza sanitaria e di rispetto delle norme anticovid”.

La campagna vaccinale resta lo strumento fondamentale e indispensabile per arrestare la diffusione del coronavirus e tornare prima possibile alla normalità – si legge in una nota della Cia Sardegna -, tuttavia a oggi numerose persone, per svariati motivi, oltre che essere senza vaccinazione non dispongono del green pass ottenibile anche col tampone negativo: l’offerta agrituristica dà anche a queste persone la possibilità di trascorrere una giornata in compagnia godendo degli spazi all’aperto e dei migliori preparati gastronomici della nostra terra.

Scegliere di festeggiare il Ferragosto in un agriturismo – ricorda l’organizzazione agricola – è – anche un’occasione per dare un sostegno concreto alla ripresa di uno dei comparti colpiti più duramente dalla crisi economica causata dalla pandemia di covid-19.

“Giusto in questi ultimi due mesi le imprese agrituristiche della Sardegna hanno ripreso faticosamente a lavorare dopo avere resistito a oltre un anno di chiusura ed enormi sacrifici – conclude Vacca -. Ferragosto sia anche l’opportunità per aiutare questa ripresa e fare in modo che possa essere da traino a tutta l’economia agricola isolana”. 

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