A poche settimane dagli incendi che hanno devastato la Sardegna meridionale, con i roghi che continuano a imperversare anche in altre regioni italiane distruggendo ampi territori e mettendo in costante pericolo vite umane, ha già superato le 44mila firme la petizione online in cui si chiede al Governo, in particolare alle ministre Lamorgese e Cartabia, di definire gli incendi dolosi come atti terroristici, “con tutte le conseguenze giuridiche e operative che tale definizione comporta”.

“L’incendio doloso è terrorismo perché sparge anonimamente il terrore tra la popolazione che sa di poter morire o perdere i propri beni per opera di nemici che non conosce, che nulla chiedono e con i quali non si può trattare neanche volendo”, si legge nella petizione. “Questi nemici a loro volta, a differenza dei criminali comuni, mettono in conto di poter provocare la morte di persone a loro sconosciute e del tutto estranee a ogni loro interesse”.

“Per quanto riguarda l’impatto degli incendi dolosi sullo Stato, anche qui l’atto criminale è del tutto impersonale e diretto all’unico scopo di distruggere e proclamare la propria forza, superiore a quella di chi dovrebbe impedirlo, cioè lo Stato, incutendo terrore generalizzato.”

Infine, “quando vengono inceneriti territori protetti, come oasi e parchi, si attacca direttamente l’interesse pubblico e quello dell’ambiente naturale, che ha portato alla loro protezione da parte delle istituzioni democratiche, che vengono così, ancora una volta, attaccate.”

“Chiediamo quindi che gli incendi dolosi del territorio siano d’ora in poi giuridicamente qualificati come atti di terrorismo e come tali prevenuti e repressi”, conclude l’autore della petizione.