Si chiama Helma Maria Linssen. È una turista olandese che insegna nelle scuole elementari in un Comune dell’Olanda del sud.  È arrivata a Mandas sulle orme di David Herbert Lawrence e del suo storico libro Sea and Sardinia tradotto in olandese. Voleva anche lei prendere il celebre Trenino Verde per ripercorrere il viaggio immortalato nella pagine dello scrittore inglese e vedere quei posti pittoreschi. Eppure, non è riuscita a salirci perché era strapieno. Ieri, la dottoressa Linsenn era infatti tra le 25 persone che l’Arst, l’Agenzia regionale gestisce il Trenino Verde insieme al trasporto pubblico su gomma in Sardegna, ha dovuto lasciare a terra perchè la corsa era già al completo. Peccato che la prossima corsa da Mandas, sulle orme  di Lawrence, sia prevista solo tra una settimana.

Per questo, racconta nella sua pagina Facebook Umberto Oppus, sindaco storico e anima della comunità della Trexenta, la dottoressa si è dovuta accontentare di una visita di Mandas e di un caffè e un mirto locale.

“Oggi più che mai ho avuto la conferma che la cultura e la letteratura sono il nostro futuro – commenta Oppus -. Avanti tutta e da domani in Regione per riavere, come era sino al 2014, il Trenino Verde ogni giorno. Mancano i treni? Si acquistino. Manca personale? Si assuma. Le zone interne vivono di identità non di chiacchiere”.

La parabola discendente del Trenino Verde

Fino al 2015 durante l’estate il Trenino Verde aveva due corse giornaliere e riusciva a dare un servizio a chi, turista o sardo, voleva percorrere quel pittoresco scorcio di Sardegna sulle tracce del celebre scrittore inglese. Ma con la gestione pubblica, che da subito ha avuto difficoltà a trovare la quadra economica, la ferrovia, che da 130 anni collega la costa con il cuore della Sardegna, ha iniziato una fase di graduale abbandono. Nonostante tanti imprenditori privati abbiano deciso di investire nelle innumerevoli attività dell’indotto.

Oggi il Trenino Verde fa a malapena due corse alla settimana, una da Mandas a Laconi e un’altra da Mandas a Seui quando la linea è aperta, con al massimo 52 posti disponibili. Dunque, nonostante i tour operator si impegnino a promuovere questa attrazione della Sardegna pubblicizzando i viaggi e proponendoli ai turisti, alla fine i posti non ci sono.

Così è successo ieri alla dottoressa Helma Maria Linssen, venuta in Sardegna dopo aver letto il libro di Lawrence.

Come si legge sulla pagina fb Salviamo il Trenino Verde, l’Arst “è stata informata in anticipo delle numerose richieste ma sostiene che non sia possibile ”agganciare” due Ade (vagoni, ndr) per carenza di mezzi, in quanto così facendo mancherebbero mezzi di soccorso. Dal 2015 a oggi il numero dei viaggi turistici è crollato vertiginosamente. Senza mezzi, personale e soprattutto senza volontà della gestione amministrativa e politica del trenino, il modello è insostenibile. I costi fissi dell’infrastruttura restano gli stessi, ma con pochi viaggi crollano gli introiti, sia quelli dei privati che provano a lavorarci, sia quelli della gestione pubblica”.

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