“Errare è umano ma perseverare è diabolico”. Così si esprime duramente il consigliere regionale del PD, Gianfranco Ganau, non appena letta l’ultima delibera di sulla distribuzione delle risorse per le liste d’attesa contenuta nell’ultima delibera dell’Ats.

Sono dieci i milioni di euro assegnati, di cui quattro agli ospedali privati e sei ai professionisti convenzionati. Il punto, sostiene Ganau, è che il 60% delle risorse è stato destinato a una sola Asl, quella di Cagliari, mentre le altre hanno ricevuto una somma decisamente più esigua rispetto al numero di abitanti: a Sassari il 6%, così come al Medio Campidano o al Sulcis che però hanno un terzo della popolazione.

“Queste risorse squilibrate – prosegue Ganau – si aggiungono allo squilibrio già esistente ai quali Ats non ha posto alcun rimedio confermando la spesa storica all’85%, facendo un passo indietro rispetto alla gestione di Fulvio Moirano che, al contrario, aveva iniziato e rivedere recuperando servizi e prestazioni per i territori più danneggiati”.

Dello stesso avviso il presidente Acli di Sassari e responsabile di Acli Salute, Salvatore Sanna, che commenta così la nuova delibera dell’Ats: “Regione lumaca: siamo alla quarta ondata e si cerca di porre rimedio alle prestazioni sanitarie perse con la prima”.

“Abbiamo dovuto aspettare oltre un anno e mezzo – prosegue Sanna – dall’inizio della pandemia e con un sistema sanitario pubblico praticamente paralizzato, per poter avere un piano di recupero delle prestazioni ordinarie. È arrivata poi la delibera del commissario di Ats Massimo Temussi. Ci sono voluti ben cinque mesi poi per dare operatività a quanto deciso da Regione e Ats. Un tempo infinito, inaccettabile in una condizione di emergenza”.

Il consigliere dem Ganau e il presidente Acli Salute Sanna si rivolgono così al commissario Massimo Temussi, chiedendo di bloccare la delibera per rivederla in proporzione alla popolazione o di eventuali dati oggettivi su liste d’attesa territoriali che devono necessariamente essere rese pubbliche.

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