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Dopo le polemiche sul video virale che ritrae il superaffollamento di barche nel Parco della Maddalena, interviene il presidente del Parco Fabrizio Fonnesu. “Non posso negare che quanto si veda nel video sia impattante per l’ambiente – ha dichiarato a Ilfattoquotidiano.it prospettando alcune possibili soluzioni al problema dell’alta densità di turisti che mette seriamente a rischio la sostenibilità dell’area.

“La situazione Covid di questi due anni ha generato un forte aumento del turismo e delle attività nautiche nell’Arcipelago – ha detto Fonnesu -. La governance del Parco è consapevole di queste criticità e si sta attivando per trovare una soluzione che concili turismo e ambiente”.

Impossibile, almeno per il momento, stabilire ingressi a numero chiuso, come è avvenuto per altre località sarde. “Non si può stabilire un numero chiuso dall’oggi al domani – ha spiegato Fonnesu -: servono dati scientifici per stabilirlo e non è una decisione che possiamo prendere da soli come parco nazionale. Gli attori chiamati ad esprimersi sono tanti come la Regione Sardegna con diversi assessorati, la Capitaneria, la provincia di Sassari, il comune di La Maddalena”.

Eppure qualcosa si dovrebbe muovere da subito per contrastare l’eccessivo l’affollamento di barche. “Per la stagione estiva 2022 dovremo riuscire ad ottenere tutte le concessioni necessarie per creare le infrastrutture adeguate a contingentare il sito – ha dichiarato Fonnesu –: grazie ai ricercatori dell’Università di Cagliari, dell’Ispra e del Cnr abbiamo iniziato due anni fa una collaborazione per definire la reale capacità di natanti che la zona può sopportare affinché sia minimizzato l’impatto di ancoraggi indiscriminati sulle foreste di posidonia oceanica. Prevediamo di bandire gli ancoraggi in tale sito e delimitare l’area con un centinaio di boe intelligenti, stabilendo turni di sosta per la balneazione della durata di quattro o cinque ore ciascuno. Probabilmente si parlerà per Porto Madonna di 120 boe che garantiranno, grazie alla turnazione, una rotazione di circa 400 imbarcazioni al giorno. Il campo boe sarà strutturato per contenere differenti tipologie di imbarcazioni ma dalla lunghezza massima di 40 metri, i mega yacht potranno invece ancorare fuori dall’area interessata, su profondità di 45-50 metri che non costituiscono un pericolo per la posidonia oceanica”.

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