Il premier Mario Draghi, alla prima conferenza stampa dopo la pausa estiva, ammonisce fin da subito i no-vax: “Solidarietà a coloro che sono stati oggetto di violenza e odio da parte loro. Una violenza odiosa e vigliacca se fatta nei confronti di chi fa informazione o di chi è in prima linea a contrastare la pandemia”.

Il rinnovato appello a vaccinarsi è d’obbligo, prosegue Draghi, e a breve si vedranno i risultati del lavoro svolto insieme al Comitato tecnico-scientifico: “La campagna procede spedita, per fine settembre raggiungeremo l’obiettivo dell’80% della popolazione vaccinata”.

D’altronde, i giovani si son mostrati più che propensi alla vaccinazione e questo non può che essere di buon auspicio per il nuovo anno scolastico, se si considera che anche il 91,5% tra gli insegnanti ha già ricevuto almeno una dose di vaccino. Per questo motivo, è intervenuto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale ha fatto sapere che “nelle classi di vaccinati si possono togliere le mascherine e tornare a sorridere”. Per il resto “le regole restano quelle del Cts, mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”.

Si passa poi al Green Pass: “Sui trasporti – ha spiegato Draghi -ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta. Questa estate non abbiamo passeggiato”. L’obbligo della certificazione verde poi “sarà esteso ulteriormente, vedremo su quali settori, faremo una cabina di regia, ma la direzione è quella”.

Il presidente del Consiglio ha anche confermato la sua volontà di introdurre l’obbligo vaccinale (“Ci arriveremo”), e alla terza dose. “Si partirà da fine settembre dalle persone più fragili”, ha confermato Roberto Speranza. Sull’obbligo, “è già disposto per il personale sanitario e quindi la sua estensione è una possibilità a disposizione del Parlamento”, ha aggiunto Speranza.

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