Il Parco naturale regionale di Porto Conte, già da qualche anno sta cercando di scongiurare la vendita del Faro di Capo Caccia, meta turistica tra le più gettonate per i turisti che passano per Alghero.

“Abbiamo provato in tutti i modi possibili a trovare una collaborazione con lo Stato per un uso condiviso di valorizzazione della struttura per la parte non più interessata dalle primarie attività di segnalamento, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”, scrive in un comunicato l’Ente Parco.

Nel sito del Parco si trova un dossier che riporta le diverse le note inviate dall’ente agli uffici competenti della Marina Militare e del Ministero Ambiente, in cui emergono i svariati tentativi nel trovare una soluzione condivisa, anche transitoria, per un utilizzo momentaneo del faro, con i ministeri e gli organismi preposti.

“Nel luglio 2020 – spiega l’Ente – c’è stata la firma di un protocollo di intesa per la valorizzazione e razionalizzazione di immobili militari fra il Ministero della Difesa, il Ministero Ambiente ed il Demanio dello Stato”. Il protocollo prevede che lo stesso venga attuato mediante specifici protocolli attuativi per ciascun sito e, laddove necessario, con il coinvolgimento degli enti di gestione di parchi e aree protette.

“Il Parco – prosegue -, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale in carica, ha allora fatto richiesta ai firmatari del protocollo di valutare la possibilità di affrontare la questione del Faro di Capo Caccia con la preliminare attivazione di un tavolo tecnico con l’obiettivo di sviluppare e condividere le progettualità di valorizzazione proposte dal Parco. Purtroppo ad oggi nessun riscontro ci è ancora pervenuto”.

“Chiediamo a tutti, istituzioni locali e regionale e cittadini di Alghero di voler sostenere le iniziative del Parco”, chiude l’Ente Parco.

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