Forse non tutti sanno che nella suggestiva isola di Tavolara vive un re, Antonino Bertoleoni, detto Tonino. Non porta una corona e non vive in un castello, ma all’interno del suo ristorante, c’è una bandiera che raffigura lo stemma del suo regno: bianca con scudo rosso e una stella d’oro a sei punte al centro.

Il re Tonino è il sesto della dinastia, cominciata nel lontano 1807 con l’allora ventinovenne Giuseppe Bertoleoni, suo trisavolo, residente in Corsica ma originario di una famiglia genovese. L’uomo faceva parte della corte del re di Sardegna Vittorio Emanuele I, il quale, a causa dell’occupazione napoleonica del Piemonte, dovette trasferire la sua corte a Cagliari. Fu così che, sentite le intenzioni regali di colonizzare alcune zone deserte dell’Isola, Bertoleoni abbandonò la Corsica (dov’era tra l’altro ricercato dai gendarmi francesi) per approdare nell’isoletta di Tavolara, allora disabitata, dove si diede all’allevamento di “capre dai denti dorati”.

Nel 1836, sbarcò nell’Isola per una battuta di caccia Carlo Alberto di Savoia, che si presentò a Giuseppe come il “re di Sardegna”. Lui di tutto punto rispose: “E io sono il re di Tavolara!”. I due trascorsero una settimana insieme nell’isoletta della costa nord-orientale, che il re sardo-piemontese decise di infeudare all’uomo e tutti i suoi discendenti. La pergamena con gli atti ufficiali di investitura, di nobiltà e di proprietà arrivò alla prefettura di Sassari, ma andò perduta, così come i doni elargiti dal sovrano. Tutto ciò che sappiamo, dunque, è frutto dei racconti della famiglia Bertoleoni.

Tonino, ad esempio, racconta ai suoi ospiti che a Buckingham Palace, sarebbe consevata una foto – di cui una copia è esposta in bella copia nel suo ristorante – che ritrae la famiglia reale, all’epoca guidata da re Carlo I, scattata dall’equipaggio della nave Hms Vulcan su presunta richiesta della regina Vittoria. A corredo dello scatto, ci sarebbe la seguente didascalia: “La famiglia reale di Tavolara, nel golfo di Terranova Pausania (vecchio nome di Olbia), il più piccolo regno del mondo”.

A prendere le redini di Tonino sarà il figlio Giuseppe, che porta il nome di quel ventinovenne da cui tutto è iniziato. E il cerchio si chiude.

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