Gli ospedali territoriali si avviano verso un drastico smantellamento, l’aspettativa di vita dei sardi si abbassa giorno dopo giorno e la situazione dei lavoratori del comparto sanitario, ancora alle prese con l’emergenza causata dalla pandemia da Covid, non sembra migliorare.

Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete Sarda – Difesa sanità pubblica, annuncia una manifestazione venerdì 24 settembre per chiedere un rilancio del sistema sanitario pubblico che garantisca il diritto alla salute. “La centralizzazione dei poteri decisionali in materia sanitaria – scrive in un comunicato – fa sì che i bisogni dei territori restino inascoltati. Il destino dei nostri ospedali pubblici, della sanità territoriale e della salute dei sardi, non si può giocare tra direttori generali e assessori: nomine politiche sino ad oggi inadeguate ad affrontare un tema così complesso e prioritario come quello della sanità”.

Non sono piaciute le parole del Presidente Solinas, che ha dichiarato: “Vorrei che ai sardi fosse ben spiegato che la situazione della sanità non è fuori controllo”. Parole che non hanno convinto Zuncheddu e la Rete Sarda, che in segno di protesta non parteciperanno all’incontro della delegazione previsto proprio a conclusione della manifestazione.

“Sarebbe il caso – prosegue Zuncheddu – che i dettagliati dossier inerenti la condizione sanitaria in Sardegna, forniti negli anni dalla Rete Sarda, alla precedente e attuale Giunta, venissero finalmente letti e presi in considerazione come contributo concreto per uscire dalla crisi sanitaria e non persistere negli errori. È su questa base che la Rete accetterà futuri confronti”.

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