L’Associazione nazionale esercenti del cinema (Anec) Sardegna chiede di implementare subito un piano nazionale che estenda la capienza dei posti a sedere al 100%. I gestori delle sale cinematografiche si dicono amareggiati dopo un’estate trascorsa a rispettare tutte le normative anti-Covid, che hanno richiesto una riduzione al 25% della capienza di ciascuna sala, decretando così il collasso per molte attività locali. Secondo i dati ufficiali, c’è stato un calo del 90% delle presenze su scala nazionale.

Chi è stato al cinema questa estate, lo sa: anche per le proiezioni all’aperto – scelta seguita ad esempio dal cinema Odissea con la rassegna “Nottetempo” all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari – era necessario esibire il Green pass. Opzione poco gradita per due ragioni principali: in primis, nei mesi estivi non tutti ancora erano riusciti a vaccinarsi a causa delle lunghe liste d’attesa. Secondo, perché ai cinema è stato richiesto obbligatoriamente la certificazione verde, mentre per le piazze italiane affollate dai turisti in visita nel Bel Paese, talvolta anche senza mascherina, non è stato preso alcun provvedimento?

Oggi l’Anec chiede al ministro Franceschini di poter riparire le attività con la possibilità di poter riempire tutti i posti a sedere, così come avviene per aerei, metro e simili.

A breve, inoltre, rinizierà la nuova stagione teatrale. Altro tasto dolente: per poter affrontare serenamente il nuovo anno, molti esercenti si vedranno costretti a raddoppiare il numero degli spettacoli di ogni appuntamenti, poiché i posti a sedere a scacchiera dimezzano di fatto la capienza dei teatri.

Unica nota positiva, fanno sapere da Anec Sardegna, è il ritorno dei giovani al cinema. “I giovani, forse più coraggiosi di altri – scrivono in una nota . sono i veri fruitori degli spettacoli cinematografici, per questo motivo le programmazioni si orientano verso la cinematografia gradita ai ragazzi, già in possesso di Green pass.

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