L’aggressione avvenuta due giorni fa al personale ospedaliero sanitario all’Umberto I di Roma non è un’eccezione, già da un bel po’. Il sindacato Nursing Up si era occupato del fenomeno già prima che esplodesse la pandemia da Covid. Precisamente, nel mese di ottobre 2019 ha condotto e portato a termine un’indagine in collaborazione con l’Oms, che mostra dati allarmanti.

“Il 79% delle persone che subiva e subisce violenze negli ospedali italiani, ahimè sono donne”, afferma il presidente nazionale di Nursing Up Antonio De Palma. “Violenza fisica, ma anche minacce, insulti, comportamenti tesi a umiliare o mortificare. Nella vita lavorativa di molti infermieri – prosegue De Palma – c’era e c’è tutto questo. Circa 1 su 10 (11%) ha ammesso, nel corso dell’anno dell’indagine, di subire violenza fisica sul lavoro, e addirittura il 4% ha riferito di essere stato minacciato con un’arma da fuoco. Uno su due affermava invece di aver subito un’aggressione verbale”.

“Abbiamo lanciato un allarme concreto alle istituzioni – sostiene il presidente nazionale di Nursing Up -, con una esplicita richiesta per ripristinare, all’interno dei nosocomi, i presidi fissi delle forze dell’ordine, soppressi da tempo in numerose realtà sanitarie, da Nord a Sud, con le nefaste conseguenze di abbandonare i nostri professionisti della salute, lasciati il più delle volte soli, alla mercé delle reazioni incontrollate di parenti di pazienti o dei pazienti stessi”.

Inoltre, De Palma si sofferma sulla scarsa efficacia della Legge 113/2020, che inasprisce le pene per gli aggressori di medici, infermieri e operatori sanitari. “Una norma presentata in ‘pompa magna’ – commenta il presidente nazionale di Nursing Up – ma dimostratasi, nei fatti, a scarso impatto. A cosa può servire inasprire la portata delle condanne, senza individuare strumenti idonei a prevenire e contrastare il fenomeno sul nascere? A cosa mai serve prevedere un Osservatorio sulla violenza, se questo deve operare ex post e non ha certo gli strumenti per prevenire concretamente il manifestarsi di tale odioso fenomeno?”.

De Palma ricorda che il sindacato che dirige ha proposto anche la creazione di strutture di pronto intervento per la sicurezza all’interno degli ospedali, con uomini qualificati ad agire prontamente in caso di emergenza, oltre alla costituzione di comitato di contrasto alla violenza per vigilare e intervenire prima che gli attacchi si siano già consumati.

“L’episodio del ‘raid punitivo’ nel Policlinico di Roma – conclude De Palma – apre quindi un nuovo pericoloso squarcio sul fenomeno delle violenze negli ospedali: e appare chiaro che accadrà ancora, allo stato dei fatti quasi non vi è motivo di dubitare che sia così. E allora ci chiediamo: fino quando si vuole mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, e ignorare quanto accade davanti ai nostri occhi?”

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