“Sciogliere Forza Nuova e tutti i movimenti politici di ispirazione neofascista, è ora di agire”: arriva in Consiglio regionale, su iniziativa di Massimo Zedda, una mozione sottoscritta da Progressisti, Pd, LeU e Movimento 5 Stelle che “impegna il presidente della Regione a farsi portavoce presso il Governo della richiesta di dare seguito a quanto previsto nella Carta costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente”.

“Quanto successo a Roma nei giorni scorsi in occasione della manifestazione contro il green pass – spiega Zedda – l’assalto alla sede nazionale della Cgil, il più grande sindacato del Paese, è un attacco alla democrazia, un pericoloso esempio di come movimenti e gruppi di ispirazione neofascista stiano tentando di strumentalizzare il disagio sociale ed economico acuito dalla pandemia. La matrice è chiarissima: lo sanno anche Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, che hanno sempre strizzato l’occhio a Forza Nuova, un partito dichiaratamente fascista, con idee fasciste e metodi ugualmente fascisti che dopo i fatti dell’altro giorno sono sotto gli occhi di tutti”.

“I presupposti per lo scioglimento di movimenti di questo tipo ci sono tutti – continua Zedda – e sono contenuti nella legge Scelba, che è vigente in Italia: la premeditazione, l’uso della violenza come metodo di lotta politica, l’esaltazione di principi, fatti e metodi propri del partito fascista, come l’assalto alla sede di un sindacato, perfino l’esposizione di simboli legati al ventennio. Non bastassero le manifestazioni esteriori, già decisamente eloquenti, esistono sentenze della Corte di Cassazione che sottolineano come Forza Nuova si ispiri alla ideologia fascista. Come già successo in diverse altre regioni, chiediamo al presidente della Regione Sardegna, che ha giurato sulla Costituzione, di farsi portavoce presso il Governo della richiesta di dare seguito a quanto previsto nella Carta costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente”.

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