Gli italiani che hanno raggiunto la pensione nel 2020 sono ben 861.070 per un importo medio mensile di 1240 euro. Di questi, il 54,9% sono donne contro il 45,08% degli uomini. Quel che salta all’occhio, però, è la differenza degli importi medi mensili che le due categorie percepisono: nell’anno 2020 le prime si ritrovano a fine mese con 1030 euro, mentre i secondi raggiungono i 1494 euro al mese.

Stesso discorso vale per quanto riguarda i pensionamenti nel periodo gennaio-settembre 2021, dove ancora una volta le donne (il 56,49% sul totale di 617.357) hanno registrato un importo mensile medio inferiore (1036 euro) rispetto ai 1456 euro degli uomini (il 43,5%).

Questi valori fanno riferimento alle pensioni di vecchiaia – compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti e gli assegni sociali – alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti di tutte le gestioni.

Analizzando le singole gestioni, poi, lo stesso fondo pensioni ha totalizzato 367.257 pensioni nel 2020 e 264.062 nei primi nove mesi del 2021. Seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 168.896 e 119.627, artigiani (93.540 e 66.088), commercianti (81.828 e 57.291), parasubordinati (38.428 e 27.443) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.450 e 27.606). Gli assegni sociali sono stati 69.671 nel 2020 e 55.240 nel 2021.

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