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La Regione alza bandiera bianca sullo sfascio della sanità regionale. Dovrà essere il Governo farsi carico dell’emergenza sanitaria. “Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, che questa mattina ha riferito in Consiglio regionale sulla drammatica situazione in cui versa la sanità isolana. Una situazione che conosciamo bene: pochissimi medici, reparti in perenne emergenza se non in chiusura, territori sguarniti dei servizi essenziali.

Insieme all’assessore Nieddu c’erano anche iI direttore generale Marcello Tidore e il commissario straordinario dell’Atrs Massimo Temussi.

Secondo Nieddu, dovrà essere il Governo ad assumersi la responsabilità come ha già fatto con l’emergenza Covid per evitare il collasso dei sistemi sanitari regionali. “Non possiamo gestire questa situazione con gli strumenti ordinari – ha spiegato il responsabile sella Sanità dei sardi – non abbiamo più medici da assumere, abbiamo fatto i concorsi, le selezioni e le stabilizzazioni”.

Insomma la Regione Sardegna chiede “provvedimenti emergenziali, in deroga, che consentano di distribuire diversamente i medici che già abbiamo, perché noi non possiamo spostare il nostro personale per più di 50 chilometri”.

Dall’opposizione le dichiarazioni dell’assessore sono state interpretate come una vera e propria resa. “Non resta altro che chiedere l’intervento del Governo in supplenza di una Giunta regionale che ha portato al disastro la sanità sarda e ridotto la nostra autonomia a titolo onorifico”, ha commentato l’attivissima presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura (Pd). “Quella della Giunta Solinas è una resa drammatica che viene dopo quasi tre anni di scelte mancate o sbagliate, a cominciare da una riforma che moltiplica le poltrone ma che non affronta i temi della medicina territoriale. Stringe il cuore di ogni vero autonomista il tentativo di ribaltare sul Governo la responsabilità di una sanità regionale che ci paghiamo noi e che è stata lasciata andare allo sbando: bisognava pensarci prima di arrivare a questo punto di emergenza. Ora è tardi. Per cui intervenga il Governo con il ministro Speranza per tutelare il diritto alla salute in Sardegna – conclude Mura – e venga in soccorso dei cittadini che ormai non si possono più curare, a meno che non siano ricchi e vadano via dall’isola”.

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