Riavviare la produzione e salvaguardare i posti di lavoro, rendendo il polo dell’alluminio nuovamente competitivo nel panorama internazionale. È questo l’obiettivo della Regione Sardegna alla luce della conclusione dell’iter autorizzativo regionale, durato circa 7 mesi, per lo stabilimento Sider Alloys di Portovesme, che ha visto coinvolti diversi assessorati regionali (Ambiente, Sanità, Lavoro e Industria).

Si tratta del più importante provvedimento autorizzativo ambientale regionale (PAUR) che la Regione Sardegna ha istruito dalla sua entrata in vigore nello scorso mese di gennaio 2021. La conferenza dei servizi decisoria ha proposto alla Giunta Regionale un giudizio positivo di compatibilità ambientale soggetto a prescrizioni, che troverà in apposita delibera l’atto finale della procedura.

“Un grande lavoro di squadra”, ha commentato Il presidente della Regione Christian Solinas. “Il polo di Portovesme rappresenta una ricchezza alla quale non possiamo assolutamente rinunciare, ed è necessario predisporre tutte le strategie per garantire che l’abbandono del carbone e la riconversione energetica avvengano salvaguardando tutti i presidi industriali, fondamentali per lo sviluppo armonico, insieme agli altri settori produttivi, del nostro sistema economico”.

“Abbiamo lavorato con grande impegno e celerità”, ha detto l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis, tenendo sempre presenti le esigenze economiche e sociali di un territorio come il Sulcis, auspicando importanti ricadute in termini occupazionali e di indotto in generale.

Soddisfazione è stata espressa anche dagli assessori Mario Nieddu, Anita Pili ed Alessandra Zedda, che hanno seguito giorno dopo giorno il percorso dell’iter autorizzativo nelle parti di propria competenza.

In tempi brevi la Giunta approverà la delibera finale, cui seguiranno le attività all’interno dello stabilimento per il riavvio graduale della produzione. Tutti i dipendenti sono supportati dagli ammortizzatori sociali e la Regione è impegnata per il loro reinserimento nel mercato del lavoro.

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