Nel corso della serata del 4 novembre nel corso di una perquisizione degli investigatori del commissariato locale di un collezionista quartese, di professione pescatore, sono stati posti sotto sequestro vari oggetti di interesse archeologico non censito, tra cui quattro anfore della misura di 110-120 cm,  quattro brocche, cinque ciotole, un vaso e una pentola.

I beni di assoluto valore storico, sottoposti preliminarmente al vaglio della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area  Metropolitana della Città di Cagliari, risalirebbero al IV secolo d.C. e sarebbero di fattura greco-romana. Nonostante non fossero destinati alla vendita, immessi nel mercato nero avrebbero potuto fruttare circa 200mila euro.

Sono in corso ulteriori approfondimenti per cercare di individuare la provenienza degli stessi, certamente recuperati in aree marine allo stato ignote. La Soprintendenza è stata incaricata dall’autorità giudiziaria per la valutazione del valore storico artistico dei beni.

Il detentore, privo di precedenti penali, è stato indagato per ricettazione e per possesso di beni culturali di interesse storico appartenenti allo Stato.

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