Fra tante suggestive combinazioni di panorami, architetture, rarità antiche e no che la rendono speciale agli occhi di chi la abita e a quelli che guardano per la prima volta, il 13 e 14 novembre 2021 Cagliari e i suoi giovani tornano protagonisti di Monumenti Aperti.

Nata nel capoluogo della Sardegna nel maggio del 1997 per iniziativa di un gruppo di studenti universitari per far riscoprire ai cittadini la città e rafforzare il senso di appartenenza al proprio patrimonio culturale, Monumenti Aperti “promuove la città da tutti i punti di vista, in particolare sotto il profilo storico-culturale, mettendo al centro i suoi tesori”.

Al Palazzo Civico di via Roma 145, stamani a sottolinearlo il presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco. E facendo gli onori di casa, ha ringraziato l’onlus Imago Mundi che dal 1999 coordina con successo crescente la manifestazione. “Il nostro progetto – ha concluso – è anche quello di incentivare sempre più la partecipazione attiva delle scuole, perché gli studenti possano prendere contezza del nostro patrimonio”.

A condividere l’importanza di Monumenti Aperti per i giovani e per le scuole anche l’assessora all’Istruzione Rita Dedola. “Contribuisce – ha detto – ad arricchire il patrimonio culturale degli studenti che in prima persona studiano e poi espongono al pubblico il monumento che debbono descrivere. È un’esperienza che rimane nel patrimonio di nozioni, sia dei bimbi e bimbe delle scuole di primo grado, che nei ragazzi e ragazze delle scuole superiori”. Insomma, Monumenti Aperti “svolge una funzione pedagogica fondamentale”.

Si inaugura dunque sabato 13 novembre. Alle 10 nel Centro comunale Il Ghetto un quartetto di archi e percussioni, formato da allievi del Conservatorio “P. da Palestrina” di Cagliari, eseguirà un brano originale composto appositamente per la 25esima edizione della manifestazione. Seguirà la proiezione del cortometraggio “Il sogno di chi?”, realizzato nell’ambito del progetto “CIAK. L’arte del Cinema per l’inclusione”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato dall’associazione culturale Imago Mundi OdV. Il progetto di formazione gratuito di cinema è stato ideato e diretto dal regista Antonello Murgia (Teatro Dallarmadio), e si è tenuto a Cagliari, tra maggio e settembre, negli spazi dell’Exma – Exhibiting and moving arts.

In tutto saranno 20 i monumenti – ha anticipato Massimiliano Messina, presidente Imago Mundi OdV – che Monumenti Aperti suggerisce questo 2021: Basilica San Saturnino (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16), Bastione Saint Remy – Passeggiata Coperta e Galleria dello Sperone (dalle 10,15 alle 17, ultima visita alle 16), Chiesa San Michele, Cimitero Monumentale di Bonaria (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16), Cripta Santa Restituta (dalle 9,15 alle 16, ultima visita ore 15), Galleria Comunale d’Arte (dalle 10,15 alle 18, ultima visita ore 17), Il Ghetto (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18), Museo Archeologico Nazionale (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18, gruppi sfalsati di 15 minuti), Orto Botanico (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16), Palazzo Civico (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18), Palazzo dell’Università (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18), Palazzo Viceregio (dalle 9,30 alle 18,30, ultima visita ore 17,30), Parco dell’Autonomia di Villa Devoto (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16), Parco Naturale Regionale di Molentargius (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16), Pinacoteca (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18) e Tuvixeddu (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16).

Tra questi, anche tre novità: Giardino della Facoltà di Scienze Economiche (sabato e domenica, visite alle 9,30 / 10,30 / 12,30 / 15), Muacc – Museo Universitario delle Arti e delle Culture Contemporanee (dalle 9 alle 19, ultima visita ore 18) e Parco Nervi (dalle 9 alle 17, ultima visita ore 16).

E poi quattro imperdibili itinerari. A iniziare dal Trentapiedi dei Monumenti, che propone 2 distinti percorsi: “Il racconto della città dall’alto” e “Scrigni di arte dal Medioevo ad oggi”: partirà ogni ora dal capolinea all’interno di Palazzo Belgrano, sede del Rettorato in via Università, e condurrà i visitatori, in circa 50 minuti, alla scoperta del Bastione Saint Remy (itinerario ‘Il racconto della città dall’alto”), oppure verso il Bastione Santa Croce e il nuovo Muacc (itinerario “Scrigni di arte dal Medioevo ad oggi”). Quindi, itinerario Colle Sant’Elia, itinerario piazza Arsenale – racconto storico delle Fortificazioni del quartiere Castello, Itinerario – Architetture Vegetali – I viali alberati di Cagliari.

Come tradizione non mancherà il convegno. In collaborazione con il Festival Pazza Idea domenica 28 novembre e vedrà la presenza di Fabio Viola, considerato uno dei più influenti gamification designer al mondo e la cultural strategist Noemi Satta.

“Nelle stesse giornate della manifestazione si terrà un Press Tour alla scoperta della città di Cagliari vista attraverso i suoi monumenti, la sua tradizione enogastronomica e la sua dimensione green”, ha annunciato l’assessore Alessandro Sorgia.

“All’iniziativa – ha spiegato il rappresentante dell’Esecutivo cittadino, titolare delle Attività produttive e del Turismo – parteciperanno cinque giornalisti di altrettante testate nazionali, tra cui Repubblica, ANSA, Vanity Fair e Domani”. Il progetto è finanziato grazie al contributo del Comune di Cagliari, all’interno del bando per l’erogazione di contributi per la promozione, lo sviluppo economico e la valorizzazione turistica e commerciale del territorio comunale 2021.

Anche questa 25esima edizione risente delle limitazioni pandemiche. Seppure in una versione “ridotta”, ma finalmente in presenza, per visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà perciò richiesta la prenotazione. Pur essendo infatti non più obbligatoria la distanza interpersonale nei luoghi della cultura, Imago Mundi, in accordo con il Comune di Cagliari, preferisce gestire comunque prudentemente la partecipazione a visite e itinerari, per prevenire gli assembramenti.

All’incontro di questa mattina di mercoledì 10 novembre 2021 a Palazzo Bacaredda anche Franco Magi, delegato metropolitano alla Cultura, e Francesco Muscolino, direttore regionale Musei Sardegna. Tutti concordi sulla valenza della manifestazione.

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