Continua l’impegno dell’ATS Sardegna per l’approfondimento delle delicate tematiche relative ai soggetti più fragili. È in corso al T-Thotel di Cagliari, l’11 e il 12 novembre, il convengo “La Tutela della Salute Mentale: dal territorio alle carceri” organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze – Zona Sud di ATS Sardegna diretto dal primario Graziella Boi.

“L’evento rappresenta un momento di incontro tra studiosi delle diverse università italiane e straniere che si confrontano sulla situazione attualmente vissuta e portata avanti quotidianamente dagli specialisti a favore dei pazienti- spiega la dott.ssa Boi – . Volevamo dare un messaggio importante rifacendo un convengo in presenza, dopo un lungo periodo che ci ha costretto a formare i nostri operatori solo in remoto. Gli ospiti che abbiamo voluto a questo evento rappresentano i maggiori esponenti nel campo della salute mentale e siamo felici di averli qui oggi a Cagliari”.

Questa mattina i lavori si sono aperti con il farmacologo isolano di fama internazionale Giovanni Biggio, Professore Emerito di Neuropsicofarmacologia all’Università di Cagliari, che ha parlato del contributo delle neuroscienze nella tutela della salute mentale. A seguire Massimo Di Giannantonio, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL 2 Abruzzo, Professore Ordinario di Psichiatria presso la Scuola di Medicina e Scienze della Salute dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e Presidente eletto della Società Italiana di Psichiatria  sul tema “La tutela della salute mentale in Italia, la posizione della Società Italiana di Psichiatria”.

Sono interventi anche Giuseppe Ducci, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, della ASL Roma 1, e Professore di Psichiatra d’urgenza all’Università “La Sapienza” di Roma e Bernardo Carpiniello, Professore ordinario di Psichiatria e Direttore della Clinica Psichiatrica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari e Coordinatore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria presso l’Università di Cagliari, che ha tratteggiato l’analisi della situazione della tutela della salute mentale in Sardegna.

Nel carcere di Uta la metà dei detenuti sono tossicodipendenti e circa 250 sono in carico al DSM Zona Sud. Le patologie più diffuse sono i disturbi di personalità e di adattamento alla situazione detentiva. “Come Dipartimento di Salute mentale ci stiamo impegnando per migliorare la condizione dei detenuti isolani che hanno sofferenze e disturbi della sfera psichica, incrementando le figure presenti negli istituti penitenziari, come psicologi ed educatori, per rispondere ai bisogni di ascolto attivo del vissuto spesso molto doloroso dei detenuti – prosegue la dott.ssa Boi -. Ci auguriamo di poter portare anche in carcere la terapia di gruppo e la psicoterapia, auspicando una’alta partecipazione da parte dei detenuti”.

I lavori proseguiranno questo pomeriggio dalle ore 15 con Mario Amore, Professore Ordinario dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova affronterà il tema della formazione specialistica negli Atenei.

Sulle implicazioni delle epidemiologie cliniche nelle carceri parlerà Massimo Clerici, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria deII’Università degli studi di Milano Bicocca e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze della ASST di Monza. Sarà invece Enrico Zanalda, Direttore del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale ASLT03 e AOU San Luigi Gonzaga – Orbassano – Torino e Presidente della Società Italiana Psichiatria, a trattare il sistema delle REMS e la tutela mentale negli autori di reato.

La chiusura della sessione pomeridiana sarà affidata al responsabile del Progetto Carceri del Dipartimento diretto da Graziella Boi, Matteo Papoff. Psichiatra e psicoterapeuta, esperto di tutela della salute mentale in ambito penitenziario.

Domani 12 novembre i lavori riprenderanno alle ore 9,30 con la Direttrice della Clinica Psichiatrica dell’AOU di Sassari e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Sassari che interverrà sul problema dei trattamenti senza consenso, un tema spinoso spesso all’ordine del giorno nelle cronache quotidiane, mentre la chiusura del convegno sarà affidata a un magistrato esperto come Gilberto Ganassi, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari affronterà il tema “La giustizia e la tutela della salute mentale negli autori di reato”.

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