Hanno preso avvio, a Cagliari, i progetti utili alla collettività (puc), con il coinvolgimento attivo di persone beneficiarie del reddito di cittadinanza (rdc) residenti in città. Pur previsti sin dall’introduzione della legge istitutiva del reddito di cittadinanza, l’attivazione dei puc ha subito diverse battute di arresto, anche a causa della pandemia che, tra le altre cose, ha determinato la sospensione delle condizionalità e degli obblighi previsti dalla stessa legge.
Nel caso dei puc, sono tenuti all’obbligo di partecipare tutti i beneficiari del rdc che abbiano sottoscritto un Patto per l’inclusione sociale o per il lavoro, dunque individuati sia dai servizi sociali, che dai centri per l’impiego. La partecipazione è possibile anche per le persone non tenute agli obblighi, che desiderino aderire volontariamente.
“Attraverso l’opportunità offerta dai puc – sostiene l’assessora Viviana Lantini – le persone possono sperimentarsi in attività con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. I puc, infatti, concorrono a rendere concretamente possibili percorsi di inclusione sociale e cittadinanza attiva. Le persone vengono inserite nei progetti tenendo presenti le loro attitudini e i loro interessi”.
Questa esperienza è resa possibile dalla prima rete di partenariato che l’amministrazione comunale di Cagliari ha costituito con gli organismi del terzo settore, che hanno presentato le proprie proposte progettuali per la costituzione del catalogo locale dei puc, e per la loro realizzazione.
Infatti, “per queste finalità – prosegue l’assessora Lantini – è indispensabile l’apporto della comunità locale, che si esprime attraverso società cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali, fondazioni, disponibili ad avviare i puc. Ringrazio, quindi, i primi organismi che si sono resi disponibili rispondendo all’avviso del servizio politiche sociali: associazione Unica Radio, con il progetto “Unica Radio culturale”, Croce Rossa Italiana, con due progetti che verranno realizzati nella sede del Comitato di Cagliari, Legambiente, con due progetti denominati “Help to Help” e “Diversi ma ecodifferenziati”, Il Mio Mondo, con “L’Atelier del gusto”, e la cooperativa Elan, con il progetto “Kasteddu allichirita”, che ha avuto inizio lo scorso 8 novembre”.
Il progetto “Unica Radio culturale” è recentemente terminato, particolarmente apprezzato dalle persone che vi hanno preso parte.
“Si è trattato – commenta l’esponente dell’esecutivo Truzzu, titolare delle politiche sociali – di un vero e proprio laboratorio che ha garantito ai partecipanti l’acquisizione delle competenze di base legate ai profili redazionali, di utilizzo di WordPress, Seo e leggibilità, nonché di editing audio, sino alla creazione di un podcast audio ed alla sua pubblicazione e promozione nei social. Il catalogo dei puc conta attualmente 7 progetti, che coinvolgono oltre 80 persone, ma altri progetti sono in via di approvazione. Si tratta, in alcuni casi, di progetti che prevedono anche il coinvolgimento di altri assessorati, quale quello dell’Ambiente, del Verde, e ringrazio i colleghi, con i loro servizi, per la collaborazione”.
“L’assessorato all’Ambiente – sottolinea il responsabile Alessandro Guarracino – ha stimolato la redazione di progetti con finalità legate alla tutela dell’ambiente e del decoro urbano. Grazie alla collaborazione di Legambiente ed Elan, si riesce a coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza in attività di sensibilizzazione sul tema rifiuti ed economia circolare, nonché in interventi pratici di riqualificazione e di pulizia della città”.
L’avviso per presentare proposte progettuali, da parte del terzo settore, verrà nuovamente pubblicato in tempi brevi. L’auspicio, quindi, è che vengano presentate numerose altre proposte progettuali così da arricchire il catalogo dei puc e rafforzare l’inclusione sociale nella comunità cittadina.
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