Ha creato molte polemiche ma anche tanti consensi sui social la proposta del presidente della Fondazione Mont’e Prama Antony Muroni di invitare l’influencer Chiara Ferragni a fare da testimonial dei Giganti di Cabras sulla scorta di quanto successo agli Uffizi di Firenze e nei giorni scorsi al Museo Egizio di Torino.

“Nell’immenso ventaglio di iniziative a adempimenti che – a titolo gratuito – si sta cercando di mettere in campo, assieme agli altri componenti del consiglio di amministrazione e a una piccola platea di volontari, per costruire qualcosa di solido e capace di incidere nel medio/lungo periodo, mi è venuta l’idea di auspicare che – come già accaduto in questi giorni per il Museo Egizio di Torino – una nota influencer, con 25,3 milioni (MILIONI) di follower potesse un giorno visitare ANCHE il museo di Cabras, che ospita – tra le altre cose – parte della statuaria di Mont’e Prama, agendo così da moltiplicatore pubblicitario – ha scritto l’ex direttore de L’Unione Sarda sul suo account facebook.

Muroni prosegue poi nell’elenco delle reazioni alla proposta. “Ignorante. Traditore e nemico del popolo sardo. Venduto. Sacrilegio. Una ciabattara nel tempio. Mercificazione della Cultura. Diagnosi. L’ecosistema nel quale siamo chiamati a operare è anche questo – commenta -. Un gigantesco problema culturale che opera da zavorra, un eterno riflesso condizionato con orizzonte il proprio ombelico, che fa il paio con la teoria che gestire (a titolo gratuito, e due) la Fondazione “Mont’e Prama”, fra guerre intestine, ritardi di Ministero e Regione, burocrazia e affini, sia un grande esercizio di potere o una cena di gala permanente e non una assunzione di responsabilità finalizzata a dimostrare che – nonostante tutto – la Sardegna ce la può fare. E ce la farà. Anche questa è politica, spero buona, di autodeterminazione. Comunque, Chiara, ti aspettiamo!”.

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