“Dal 1 gennaio 2022, senza provvedimenti normativi da emanare con urgenza, 30mila collaboratori amministrativi e scolastici e 20mila docenti, rischiano di trovarsi a casa”. A denunciarlo in un comunicato è il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Circolo e d’Istituto della Regione Sardegna, che esprime preoccupazione per la situazione contrattuale dei docenti e dei collaboratori Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari statali) degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali in extra organico per l’emergenza Covid.

“Pur essendo in numero notevolmente inferiore a quello messo in campo dal precedente governo – si legge nel comunicato -, queste donne e questi uomini hanno prestato un servizio indispensabile all’interno degli istituti scolastici; servizio fondamentale per la gestione quotidiana degli ingressi e delle uscite scaglionate, pulizie costanti e accurate, controllo documentazione dettate dalla situazione emergenziale ancora in atto”.

Il Coordinamento auspica che vengano attutate tutte le iniziative legislative possibili per far sì che l’attività lavorativa prosegua almeno sino alla fine dell’anno scolastico 2021-2022.

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