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“Occorre uno sforzo unanime di tutte le Istituzioni per combattere alla radice questo cancro sociale, garantendo una rete di sostegno che indichi e garantisca alle vittime il percorso per liberarsi da ogni genere di violenza e oppressione, partendo dall’ascolto”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Christian Solinas in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. “La Regione Sarda – ha detto – è impegnata sul territorio con il sostegno ai centri antiviolenza, per garantire alle donne vittime di violenza quel momento di accoglienza e ascolto che è il presupposto per un percorso di liberazione da situazioni di violenza di ogni genere, dentro e fuori le mura domestiche. Nell’anno in cui celebriamo Grazia Deledda, luminoso emblema della donna sarda, vogliamo moltiplicare il nostro impegno, dice il Presidente Solinas, per combattere ogni forma di violenza contro le donne, coscienti che ancora molto resta da fare”.

Nell’isola sono tante le manifestazioni, gli eventi e gli interventi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Molte anche le proposte. Ad esempio quella lanciata da Donne in Campo Sardegna, l’Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani Sardegna che propone di rilanciare su tutto il territorio regionale i Consultori familiari per offrire uno strumento di assistenza e ascolto in più alle donne vittime di violenza.

Istituiti con la legge 405 del 1975 per fornire l’assistenza alla maternità e alla famiglia, i Consultori familiari sono in grado di offrire servizi multidisciplinari e, in virtù di questa loro caratteristica, devono essere rafforzati e rilanciati ospitando i centri antiviolenza e diventando così un punto di riferimento per combattere ogni genere di sopruso sulle donne. “Comprendere un fenomeno drammatico quale è la violenza sulle donne è più che mai necessario per fermare la triste conta delle vittime – ha detto la presidente di Donne in Campo Sardegna, Anna Maria Schirru – questo può avvenire sfruttando le attività e le competenze dei Consultori, che vanno inseriti in una più ampia rete per la salute e il benessere familiare composta anche da asili nido e centri di assistenza per anziani e per disabili”.

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