Nei prossimi 30 anni la popolazione italiana in età lavorativa potrebbe scendere di quasi otto milioni di individui. Come se perdessimo due grandi regioni del Nord.

Il futuro della popolazione in Italia è grigio, per non dire nero. Sempre meno residenti, sempre più anziani e persone sole e famiglie sempre più piccole. Queste le previsioni formulate dall’Istat nel suo rapporto diffuso oggi, dove si legge a chiare lettere: “Le previsioni sul futuro demografico in Italia restituiscono un potenziale quadro di crisi”.

Già da diversi anni, precisamente dal 2007, l’Italia sta affrontando la realtà di un ricambio naturale negativo, ovvero le nascite non compensano i decessi. E l’Istat stima nel 2048 l’anno in cui le morti potrebbero doppiare le nascite.

Preoccupanti i dati della Sardegna. L’infografica è impietosa. Come si può contrastare il fenomeno?

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