I cani nei canili italiani sono oltre 170mila e i comuni pagano in molti casi meno di un euro al giorno per il loro mantenimento e la loro custodia compresi i cani di grossa taglia ed i molossi. Una cifra che non aiuta a vivere in ottime condizioni in queste strutture, specialmente in quelle del Sud Italia, dove in alcune strutture sono ammassati migliaia di cani spesso in condizione di sotto nutrimento se non addirittura denutriti.

Si tratta di quelle strutture dove non esiste la presenza ed il controllo delle associazioni volontarie, prevalentemente strutture private. Ma quanti sono i cani che sono sotto nutriti? “Almeno un terzo dei cani ospitati nei canili del Sud – si legge in una relazione che l’associazione AIDAA- Italambiente nei prossimi giorni invierà al ministero della salute ed ai Nas per chiedere controlli specifici- sono sotto nutriti e di essi la metà rischiano in questi mesi invernali per la loro stessa vita in particllare il rischio è per i cani ospitati nei maxi canili di Sicilia, Sardegna, Calabria e Campania”.

Del resto, si chiedono gli animalisti di Italambiente, “è possibile mantenere con 70 centesimi al giorno ed accudire un cane di grossa taglia? La risposta è chiaramente un secco no”. Il dossier sarà presentato alla stampa appena dopo le festività natalizie. Nel frattempo AIDAA chiede al ministero un intervento per alzare i livelli minimi dei bandi di gestione dei canili portando il minimo giornaliero almeno a 3 euro. “Altro annoso problema riguarda i pagamenti delle rette: ci sono comuni in ritardo di anni, e complessivamente il debito accumulato supera i 30milioni di euro. Serve un intervento deciso di sanatoria dei pregressi altrimenti il sistema rischia il collasso”, concludono gli animalisti di AIDAA.

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