E’ sempre più incerto il futuro dei 1322 lavoratori di Air Italy. La compagnia aerea, nel corso del tavolo interministeriale che si è svolto questa mattina, ha raccolto l’invito delle Istituzioni a non inviare le lettere di licenziamento ai lavoratori nel periodo che rimane di copertura della cassa integrazione (31 dicembre 2021), ma non ha mostrato alcun segno di distensione e collaborazione rispetto alle richieste reiterate anche dalla Regione Sardegna, rappresentata dall’Assessore del Lavoro Alessandra Zedda.
“Non possiamo accettare che si chiuda in maniera vergognosa e indegna la storia di 1.322 lavoratori di Air Italy: la proprietà deve comprendere che serve gestire la vertenza della più grande azienda in crisi del Paese con responsabilità, agendo a tutela dei lavoratori”, ha detto l’Assessore Zedda nel corso del tavolo interministeriale che ha visto la partecipazione dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, dei commissari liquidatori dell’azienda e dei viceministri Alessandra Todde (Sviluppo economico) e Teresa Bellanova (Infrastrutture). “È necessario e urgente attivare ogni percorso utile e trovare gli strumenti più idonei per arrivare al prolungamento degli ammortizzatori sociali a tutto il 2022 – ha continuato – Basta davvero poco dato che il Governo e le soluzioni che anche a livello normativo si stanno mettendo in campo sul fronte della revisione delle norme sugli ammortizzatori sociali potrebbero risultare addirittura vantaggiose per la proprietà”.
L’Assessore Zedda si è detta ancora una volta fiduciosa che si possa arrivare a una soluzione, a patto che la proprietà cominci a collaborare: “Accettiamo l’invito del Governo a continuare a collaborare e parteciperemo al prossimo incontro con i Ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico, pronti a dare, insieme alla Regione Lombardia, il nostro contributo per costruire un percorso di tutela dei lavoratori e tracciare quindi una strada diversa rispetto a quella immaginata dall’azienda”. L’Assessore Zedda ha ricordato lo sforzo politico e amministrativo messo in campo dalla Regione per trovare soluzioni a questa vertenza che si sta definendo sempre più grave: “Posizioni di rigetto così netto non le meritiamo come Sistema Paese e ancora meno come Regione Sardegna. A fronte della disponibilità massima dimostrata dalla nostra Isola non ci aspettavamo comportamenti così negativi e gravi”.
Di diverso avviso il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca che stigmatizzano anche la poca efficacia dell’azione delle istituzioni. “Siamo sgomenti davanti alla ferma decisione aziendale di voler procedere con il licenziamento dei lavoratori Airitaly e davanti ad una azione politica tardiva e poco incisiva nel richiamare la proprietà a un senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie e delle istituzioni italiane, visti anche i molteplici interessi economici che uno dei soci azionisti mantiene ancora in questo paese e soprattutto in Sardegna” – hanno dichiarato al termine della riunione. “Riteniamo del tutto insufficiente l’impegno preso dai liquidatori di attendere la fine del mese, coincidente con la scadenza della cigs, per l’invio delle lettere di licenziamento. Chiediamo che il tavolo che nei prossimi giorni vedrà impegnati Mims, Mise, MinLav e Regioni Lombardia e Sardegna trovi gli strumenti e le tutele necessarie a garantire la continuità retributiva per tutti i lavoratori Airitaly e a mantenere tutte le professionalità all’interno del trasporto aereo”.
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