Un ragazzo di 20 anni e la complice appena maggiorenne, sono gli ideatori di un giro di prostituzione minorile partito da Olbia e diffuso in tutta l’Isola e in alcune città della Penisola. Le protagoniste, come riporta La Nuova Sardegna, sono alcune minorenni, tra cui due studentesse di 17 anni. Gli incontri erano fissati via internet, poi si arrivava al dunque, anche con l’uso di droghe pesanti: cocaina in primis. La polizia è riuscita a bloccare le attività, tramite i tabulati telefonici e le tracce lasciate online.

Ma questo non è il primo caso in Sardegna. Nel 2010, balzò alle cronache il caso dell’imprenditore 83enne di Alghero, Andrea Spanu, condannato a sette anni e sei mesi in primo grado – pena ridotta a sei – per le vicende delle “baby squillo”, in cui venne coinvolta una 23enne che organizzava gli incontri a sfondo sessuale tra l’ex presidente dell’Alghero Calcio e diverse minorenni.

L’episodio che però fece ancora più scalpore fu nel 2013, quando scoppiò il caso dei Parioli, in cui erano coinvolte due giovani liceali, una ragazza di 14 anni e una di 15. Durante le indagini, con l’analisi dei tabulati telefonici, venne fuori che alcune telefonate indirizzate alle due minorenni arrestate, sarebbero partite da Sassari. Una scoperta che aveva allargato gli orizzonti del giro di prostituzione minorile all’intero territorio nazionale.

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