Secondo giorno di occupazione del CTO per il sindaco di Iglesias Mauro Usai che – come annuncia oggi in una intervista su L’Unione Sarda e ribadisce sulla sua pagina FB – non ha intenzione di smobilitare il presidio “fino a quando non verranno ritirati i provvedimenti di sospensione delle attività di assistenza anestesiologica per le sedute operatorie” e dunque verrà ripristinato il reparto di chirurgia.

Intanto tutta la comunità si stringe attorno al sindaco Usai che incassa il sostegno incondizionato degli altri primi cittadini del territorio e dei sindacati. Tutti insieme, nell’obiettivo di evitare la chiusura dell’ospedale.

“Gli ospedali del nostro territorio vanno difesi così come la dignità dei nostri cittadini che hanno diritto a curarsi nel Sulcis Iglesiente – scrive Elvira Usai, sindaca di San Giovanni Suergiu -. La mancanza di personale sanitario, i tagli indiscriminati alla medicina di prossimità e notizia di oggi il servizio di guardia medica che non sarà garantito per le festività natalizie. Non basta più la resilienza dei sindaci!

“La foto del Presidente della Repubblica veglia sul presidio e per fortuna la notte mi ha concesso qualche ora di sonno in più rispetto alla precedente – scrive Mauro Usai -. Ripensavo alle centinaia di persone giunte ieri in visita per manifestare solidarietà e indignazione: la sanità è la madre di tutte le battaglie e Iglesias a questo punto non era mai arrivata. Si moltiplicano le bandiere di ogni sigla sindacale, di ogni associazione. Circondano il gonfalone del comune ben esposto all’uscita del pre triage. Arrivano le fasce tricolore delle colleghe e dei colleghi, pronti ad unirsi alla protesta. Abbiamo già un risultato: la Città si è finalmente svegliata! Ieri in tarda mattina l’Assessore mi ha trasmesso una nota con la quale chiede ad alcune aziende ospedaliere del territorio, la disponibilità di medici in prestazione aggiuntiva per sopperire alla mancanza di anestesisti, ortopedici e radiologi. Nella stessa nota, pur annunciando l’obbiettivo di riaprire la chirurgia, l’Assessore ribadisce l’opportunità di “procrastinare le attività chirurgiche” fino all’arrivo di nuovi medici. È il primo segnale incoraggiante di questi giorni, ma di certo non basta”.

“Come racconto oggi sulle pagine dell’Unione Sarda, non abbiamo intenzione di smobilitare il presidio, fino a quando non verranno ritirati provvedimenti di sospensione delle attività di assistenza anestesiologica per le sedute operatorie. In parole più semplici, fino a quando non riaprirà la chirurgia d’elezione. Questa sera alle ore 18:00, in piazza Sella, partirà il corteo. Dobbiamo essere in tanti, è la nostra ultima occasione per evitare la chiusura dell’ospedale”.

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