Il Coronavirus non è soltanto una patologia che colpisce la salute fisica di chi lo contrae, ma è anche un virus subdolo porta con sé conseguenze psicologiche più o meno importanti: paura, senso di solitudine e di abbandono, isolamento, in ospedale o a casa propria.

Per ovviare a molte conseguenze – gestire insieme le difficoltà, l’insicurezza, il senso di smarrimento e la mancata socialità che viene dalla reclusione – tre giovani ragazze di Aritzo hanno avuto un’idea. Risultate positive al test del Covid e con sintomi lievi, si sono trasferite nell’appartamento della nonna di una di loro. Dove, insieme, vivono e convivono dal periodo natalizio.

Come in un Decameron al contrario, qui l’isolamento avviene tra contagiati, positivi ma asintomatici, seppure debbano mantenere la massima separazione delle persone negative al fine di prevenire la diffusione dell’infezione durante il periodo di trasmissibilità.

Una delle tre “recluse della casa”, per usare un’espressione cara al Grande Fratello, è Ilaria Paba, influencer su Instagram da 50mila follower, che dice: “La solitudine è letteralmente veleno per la nostra salute: indebolisce il sistema immunitario, favorendo la comparsa di molte malattie, ma soprattutto che compromette il benessere mentale La socialità invece appartiene ai bisogni fondamentali, come cibo e sonno. Stare insieme ci sta aiutando a superare questo momento”.
Insieme, le tre ragazze potrebbero aver lanciato un’idea, semplice e geniale: una soluzione che potrebbe essere adottata e replicata anche su larga scala.

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