Foto tratta da internet

Sono comparse da qualche anno nel porticciolo di Su Siccu. Fino a qualche anno fa tanti cagliaritani si chiedevano capivano cosa fossero quei casotti attraccati in fila nella banchina. Ma oggi le house boat, le case galleggianti molto in voga all’estero, potrebbero diventare una nuova voce del turismo locale. Cagliari ha dimostrato di essere all’avanguardia in questa nuova offerta turistica, caratterizzata da piccole casette galleggianti dai colori sgargianti e dai dettagli molto curati all’interno su cui trascorrere una vacanza sicuramente alternativa a pochi minuti dal centro cittadino (il costo a notte varia dai 130 ai 200 euro, in base al periodo scelto).

Le house boat in Sardegna sono attualmente circa 300. Eppure – si legge su Repubblica – “Confindustria Nord Sardegna” ha annunciato nei mesi scorsi la volontà di ampliare il numero di case galleggianti fino a 1000. Un aumento che, secondo le stime dell’associazione, porterebbe un giro di affari di circa 150 milioni di euro all’anno.

Ma i porti sardi sono attrezzati per questo tipo di turismo? O c’è il rischio che le imbarcazioni possano rilasciare scarichi poco igienici in mare? Qualora fossero approntate regole e servizi adeguati per tutte le persone che condividere le aree portuali dell’isola si potrebbe aprire una nuova strada per il turismo.

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