La Procura di Sassari ha chiesto l’archiviazione della denuncia di Alessia Nappi, la 25 enne incinta di 5 settimane che aveva perso il bambino dopo essere stata respinta al Pronto soccorso ostetrico-ginecologico dell’Aou di Sassari in quanto priva del risultato di un tampone molecolare. Ne dà notizia oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

La vicenda era balzata agli onori delle cronache nazionali ed era stata anche oggetto di una interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia.

In base alla ricostruzione della Procura di Sassari – effettuata in collaborazione col Nas dei carabinieri – la donna, risultata positiva ai test di gravidanza solo pochi giorni prima, si era presentata l’8 gennaio al Pronto soccorso con dolori addominali e perdite ematiche.

“I sanitari – evidenzia la Procura – le avevano prescritto il riposo e l’assunzione di paracetamolo, con l’indicazione di ripresentarsi in caso di aggravamento e di una visita ecografica per il lunedì successivo. Quello stesso giorno le perdite erano state ancora più abbondanti, “attribuite successivamente dal suo ginecologo a mestruazione”.

In pratica i consulenti tecnici della Procura hanno accertato che la gravidanza era appena iniziata “e che per un ipotizzabile difetto di sviluppo dell’embrione non si è completato l’annidamento dello stesso nell’endometrio”. In conclusione, è stato stabilito che non si è trattato di “una gravidanza in senso clinico, che si ha quando l’embrione raggiunge la visibilità ecografica e rilevabile al relativo controllo”,  cosa che escluderebbe qualsiasi responsabilità dei medici, che correttamente hanno ritenuto “non indispensabile né indifferibile la visita clinica”. Di contro, scrive l’Unione Sarda, la Procura di Sassari avrebbe aperto un altro fascicolo – per ora contro ignoti – a seguito delle gravi offese ricevute telefonicamente dai professionisti sanitari in seguito a questo episodio.

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