In Sardegna i luoghi deputati alle cure dei tumori spesso sono molto distanti, concentrati nei centri più grandi, perché i poliambulatori, i presidi territoriali sono stati progressivamente smantellati, e giovanissimi malati oncologici e le loro famiglie sono costretti a percorrere centinaia di chilometri per accedere alle terapie antiblastiche.

E’ una delle principali ragioni che stanno alla base dell’emendamento al Milleproroghe proposto dalla deputata sarda Mara Lapia che stanzia due milioni di euro che andranno al Fondo a sostegno dell’Oncologia Pediatrica, provvedimento questo, importantissimo soprattutto per i piccoli pazienti sardi visto lo smantellamento dei servizi territoriali.

“Ogni anno, nel nostro Paese, circa 1400 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni ricevono una diagnosi di cancro: per le loro famiglie comincia un cammino difficile, rischioso e spesso lungo – afferma la l’onorevole Lapia, Gruppo Misto, prima firmataria dell’emendamento – con questi fondi saranno sostenute quelle attività di assistenza psicologica, psico-sociologica e sanitaria in tutte le sue forme, attività che vengono svolte dalle associazioni, dagli enti del terzo settore che colmano i vuoti lasciati dalle istituzioni, gravemente carenti in questo ambito”.

La parlamentare sarda si è detta molto orgogliosa di aver ottenuto questo risultato, perché si tratta di un aiuto importante. che attenuerà il divario di accesso alle cure tra i giovanissimi pazienti che risiedono nelle regioni con una sanità efficiente e quelli che risiedono invece in regioni come la Sardegna. Nell’Isola infatti, i luoghi deputati alle cure spesso sono molto distanti, concentrati nei centri più grandi, perché i poliambulatori, i presidi territoriali sono stati progressivamente smantellati, e giovanissimi malati oncologici e le loro famiglie sono costretti a percorrere centinaia di chilometri per accedere alle terapie antiblastiche.

“Non è stato facile ottenere l’approvazione di questo emendamento – spiega l’esponente sarda del Gruppo Misto- purtroppo non è così scontato, nonostante il fine nobilissimo. Istituito nel 2017, questo Fondo, ha visto stanziate risorse nel 2019, e poi nel 2021, ma sempre in seguito a dure battaglie, il mio augurio è che in futuro il Fondo diventi strutturale e finanziato in Legge di Bilancio e non si arrivi più ad ottenere le risorse dopo dure discussioni fino a notte fonda. Io sono pronta a battermi come ho fatto anche ieri, ma non si può arrivare all’ultimo momento senza certezze, parliamo di bambini e ragazzi malati di cancro, lo Stato deve essere presente”.

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