“Sembra di essere una bolla, la sensazione di un qualcosa di inverosimile che stiamo vivendo. Mi chiedo come possiamo essere arrivati a questo punto. A prescindere dal vaccino, il Green pass è stato una decisione punitiva, per chi non si vaccina, con la pena dell’esclusione dalla vita sociale, anche se sei negativo, sano e ti fai il tampone. Assurdo.”

Roberta ha 55 anni, è una mamma ed è una dei circa 35 mila sardi tra i 50 e i 69 anni che non hanno ricevuto neppure una dose di vaccino anti-Covid. A questi si aggiungono 7.671 over 80 e 8.895 tra i 70 e i 79 anni non ancora vaccinati. I toni sono vari e non sempre si vuol urlare ai quattro eventi, in questo caso i social, la propria protesta. E si è restii pure a dare qualche dichiarazione.

Dal 15 febbraio rischiano ogni giorno la sanzione se verranno trovati al lavoro sprovvisti del Super Green pass con una multa fino a 1.500 euro. L’obbligo di Super Green pass, infatti, vale per tutti i lavoratori (pubblici e privati) e i liberi professionisti di almeno 50 anni. Le eccezioni sono per motivi di salute, mentre per chi è guarito l’obbligo del certificato verde rafforzato entro sei mesi dalla data di guarigione.

“Ferisce l’indifferenza – prosegue Roberta, che è l’unica in famiglia a non essersi vaccinata – ferisce come ti guardano gli altri, come si approcciano ogni giorno a te, quasi fossi un’appestata. Eppure i dati dei contagi dicono altro, eppure nessuno si sognerebbe di discutere l’efficacia di un vaccino, ma semplicemente questo obbligo mascherato è assurdo. Il focus oggi non è più l’attenzione al positivo, ma al vaccinato, e nessuno mette in dubbio la gravità del covid”.

Anche l’Agenzia delle Entrate va a caccia: dal primo febbraio rischiano la sanzione una tantum di cento euro e l’Agenzia individuerà i non vaccinati incrociando i dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.
In realtà il meccanismo non è neanche partito e, vista la farraginosità tutta italiana della legge, potrebbe accadere che le prime multe arriveranno quando l’obbligo sarà già finito, oltre il 15 giugno. Il garante della privacy, infatti, deve ancora valutare se è legittimo che altri soggetti visionino gli elenchi di non vaccinati.

“Non voglio continuare a polemizzare dopo questo assurdo periodo che ha profondamente lacerato tante persone – afferma Antonella, anche lei mamma – sento che la fine sia sempre più vicina. Ci vuole pazienza, nonostante gli ultimi provvedimenti assurdi, ma continuo a essere sempre più sicura che ci siamo”.

Senza il Green pass vietato prendere un mezzo pubblico, mangiare nei locali anche all’aperto, entrare negli alberghi, nelle fiere. Restano solo i servizi per “esigenze essenziali e primari della persona”. In generale per chi accede senza Green Pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, la sanzione varia da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione anche a chi deve controllare il documento.

Paura delle multe? Marco va oltre: ha rinunciato al lavoro in azienda e si sostiene con qualche saltuaria collaborazione a distanza grazie al web: “Ci hanno tagliato le gambe in ogni modo, provo una grande rabbia per quello che è accaduto nel nostro paese. Certe relazioni personali sono perdute, colpa anche dei social che ha messo in gioco il peggio del peggio. Come ci si sente? Dopo la rabbia depressi e frustrati. Davvero era necessario tutto questo?”.

Nicola Montisci

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