“Sulle stabilizzazioni del personale avventizio del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, di cui si è parlato in questi giorni anche negli organi di stampa, sentiamo il dovere di intervenire precisando alcune cose”, hanno scritto Confagricoltura e Coldiretti Oristano.

“Come è ormai noto il Consiglio dei Delegati del Consorzio, espressione delle nostre due organizzazioni, ha approvato un programma di stabilizzazione di tutto il personale avventizio. Tale atto, nonostante le risposte sempre puntuali fornite dal Consorzio alle note dell’assessorato dell’Agricoltura e dei sindacati è stato annullato con motivazioni quantomeno discutibili dall’assessorato stesso. Avverso tale provvedimento di annullamento regionale il Consorzio ha proposto ricorso al Tar”.

“Riteniamo – hanno precisato – di dover fornire opportuni spunti di riflessione in merito alle scelte operate dal Consorzio e al percorso che ha portato all’attuale stallo, che non sarà utile né al Consorzio né al personale avventizio. Occorre evidenziare che le nostre organizzazioni hanno fatto pervenire all’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, nel corso del 2021, ben tre comunicazioni che evidenziavano le problematiche in oggetto, con le relative richieste di incontro a cui, nostro malgrado, non abbiamo mai avuto riscontro. Riteniamo non condivisibile il comportamento dell’assessore, che non avendo convocato queste organizzazioni non ha dato loro modo di spiegare le scelte del Consorzio, ritagliandosi invece un ruolo non coerente col proprio mandato politico istituzionale che è quello di tutelare gli interessi delle aziende agricole. Dobbiamo anche lamentare che lo stesso assessore, ignorando che la legge regionale ha previsto che le stabilizzazioni trovassero copertura nel bilancio regionale solo fino al corrente anno e dovessero essere effettuate dai consorzi nel rispetto dei propri equilibri di bilancio, non ha trovato il modo di rassicurare, con atti formali, le aziende agricole che in futuro il costo di tali stabilizzazioni non sarebbe ricaduto in capo a queste imprese. Ha invece tentato di imporre al Consorzio la stabilizzazione di tutto il personale avventizio entro una data non compatibile con il programma consortile, che invece teneva conto dei vincoli finanziari e operativi presenti. Nonostante l’assenza di tali garanzie e nonostante la norma regionale non obblighi a stabilizzare il personale entro termini perentori, il Consorzio ha scelto di approvare un programma di stabilizzazione compatibile con le proprie scelte organizzative, nell’interesse dei consorziati ma rispettoso delle legittime aspettative dei dipendenti. Tale programma prevedeva la stabilizzazione di tutto il personale avventizio sopra specificato, ovvero ben 87 operai, di cui 47 non appena la delibera fosse divenuta esecutiva, ulteriori 12 entro 12 mesi e gli altri 28 entro 24 mesi. L’amministrazione, attraverso i suoi organi, ha più volte evidenziato che tali termini potevano essere ridotti in caso di partecipazione ai corsi di riqualificazione che la Giunta Regionale ha condiviso e appositamente finanziato. Infine, evidenziamo che l’obiettivo di tale linea d’azione era quello di portare a una gestione più efficiente delle opere di bonifica in un’ottica di sostenibilità finanziaria, evitando all’Ente traumi finanziari che avrebbero ripercussioni anche sul personale. Tanto si doveva per chiarezza di informazione”, hanno concluso Confagricoltura e Coldiretti Oristano.

Alla riunione convocata in videoconferenza il prossimo 21 febbraio dall’assessore Murgia le organizzazioni agricole non parteciperanno per rispetto degli organi consortili e delle prossime valutazioni del Tar.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it