Lo scorso gennaio il Tar Sardegna si era pronunciato perentoriamente: entro 40 giorni la Regione Sardegna avrebbe dovuto accantonare il meccanismo discutibile del click day e riassegnare con un “criterio meritocratico” i contributi (750mila euro) destinati alle manifestazioni pubbliche culturali e di spettacolo dal grande interesse turistico per il 2020.

Ma l’assessorato al Turismo non lo ha fatto e ieri – ne dà notizia l’Unione Sarda – il prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao ha nominato la funzionaria Elena Dessì commissario ad acta, bypassando di fatto l’assessore Gianni Chessa. Sarà la funzionaria a dover “provvedere integralmente al compimento degli atti necessari all’esecuzione” della decisione dei giudici amministrativi: dovrà accantonare il criterio della velocità (il “click day” premia i più svelti a inoltrare la domanda all’apertura del bando) e utilizzare come detto un “criterio meritocratico” per stilare la nuova classifica.

“In una situazione normale, un assessore regionale commissariato per inerzia dovrebbe presentare le proprie dimissioni e il presidente della Regione dovrebbe accettarle immediatamente – commenta in una nota il consigliere regionale dei Progressisti Francesco Agus -. Da mesi, con tutte le opposizioni, chiedevamo una soluzione basata su criteri meritocratici ai problemi creati alle associazioni culturali e ai festival storici dal click day deciso dall’assessorato al Turismo per l’erogazione dei contributi economici, da mesi il rappresentante della Giunta faceva finta di niente: ieri l’epilogo, con l’ennesima decisione dei giudici sull’argomento sfavorevole alle scelte chiaramente illegittime portate avanti in questi mesi. Crediamo sia una vergogna per la Giunta regionale e, in generale, una sconfitta per tutte le istituzioni quando siano i giudici a dover intervenire per risolvere un pantano in cui chi governa si è infilato per evidente inadeguatezza: a pagare sono ancora una volta lavoratrici e lavoratori di un settore che lo stesso assessore utilizza quando fa comodo per promuovere la Sardegna. La giornata è lunga, aspettiamo la lettera dell’assessore sul tavolo del presidente. Sarebbe un gesto di coerenza, per chi crede nella politica: l’unico a fronte di mesi passati a fare il pesce in barile”.

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