Nella giornata di ieri 23 marzo ha avuto luogo la seduta del Senato Accademico dell’Università di Cagliari, in cui, con efficacia diretta verticale, è stato deciso un repentino ritorno alla didattica in presenza a partire dal mese di aprile, tra meno di una settimana. La notizia ha portato a una protesta unanime da parte degli studenti fuori sede che, data la modalità a distanza utilzzata finora, hanno scelto di restare a casa a seguire le lezioni e non si sono quindi preoccupati di cercare un contratto d’affitto a Cagliari.
A darne notizia sulla pagina social dell’Ateneo cagliaritano sono i rappresentanti del gruppo Progetto Studenti, che precisa quanto deciso durante la seduta di ieri. “Le lezioni torneranno in presenza per tutti gli studenti, tranne che per alcune categorie di studenti, i quali potranno continuare ad usufruire della didattica mista: studenti residenti fuori dalla Città metropolitana; studenti caregiver; studenti con disabilità; studenti in quarantena per Covid”.
L’Ateneo, inoltre, come confermato dal gruppo universitario, “effettuerà controlli a campione per verificare la presenza”.
Allo stesso modo anche gli esami e le lauree, a partire dal mese di aprile, si svolgeranno in presenza. “Sarà il docente che deciderà se concedere l’appello online o meno”, spiegano i rappresentanti di Progetto Studenti.
“Abbiamo mostrato il nostro disappunto – prosegue il gruppo universitario -, richiedendo l’estensione della didattica mista a tutti gli studenti, almeno per concludere il semestre in corso, ma la risposta dell’Ateneo è stata che non è stato possibile: per questo motivo, noi di Progetto Studenti, ci siamo astenuti. Continueremo a proporre, come fatto in tutti questi anni di pandemia, che la didattica a distanza venga sfruttata anche dopo la fine dell’emergenza, così da agevolare tutti gli studenti ed ampliare l’offerta formativa”.
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