A livello mondiale l’1% della popolazione possiede quasi la metà della ricchezza mondiale, mentre il 50% più povero ne detiene appena l’1%. E anche la Sardegna, seppure forse non ci sono ricconi mitologici che nuotano tra le monete d’oro, non è da meno quanto a disparità e sperequazioni sociali.

In base ai dati forniti nei giorni scorsi dal ministero delle Finanze sui redditi dichiarati in Italia nel 2021 (quindi relativi al 2020) – riportati oggi da La Nuova Sardegna – a fronte di appena 257 “paperoni” che superano i 300mila euro di reddito annuali, tantissimi sardi devono stare attenti ai prezzi del supermarket quando vanno a fare la spesa e non possono permettersi uno sfizio. O addirittura non hanno neppure i soldi per comprarsi da mangiare.

In base ai dati del ministero sono appena un migliaio le persone che in Sardegna hanno denunciato un reddito tra i 150mila e i 200 mila euro e dunque non hanno alcun problema ad arrivare serenamente a fine mese. Molte di più sono quelle che hanno dichiarato redditi bassi o bassissimi. Più di 75mila le persone percepiscono infatti un reddito inferiore ai mille euro all’anno. Altre 106mila persone non superano i 5mila euro. Mentre 16.035 hanno dichiarato il reddito notevolmente più dignitoso di almeno 75mila euro.

Se il reddito medio in Italia è di 21.570 euro all’anno – in base ai dati del ministero – la Sardegna si piazza un po’ più sotto rispetto alla media nazionale: 18.300.

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