Benvenuti nel futuro. Addio scuola come obbligo e prigione mentale che fa leva sulla paura, sulla costrizione e sull’autorità: da qualche anno a Pirri c’è la Scuola Comunità, detta anche Senza Zaino. Un’avanguardia educativa che parte da alcuni presupposti umanistici, “la persona al centro di tutto”, e che si ispira al motto del modello di Barbiana: “I care”, “mi importa”, “mi sta a cuore”.

L’Istituto Comprensivo di Pirri 1 e 2 è Scuola Polo del modello Senza Zaino per la Sardegna. A guidarlo il dirigente scolastico Valentino Pusceddu. Anche lui, un’eccellenza. “La nuova scuola è una comunità” racconta, mentre ci guida nel tour di una struttura scolastica d’eccellenza. E spiega: “Rinnovare la didattica significa prima di tutto ripensare gli spazi scolastici. L’aula tradizionale è organizzata con banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni di una relazione di insegnamento frontale. Lo spazio è monòtopo, nel senso che è costituito da una sola grande area di lavoro. L’organizzazione dello spazio orizzontale invece prevede l’individuazione di aree distinte (tavoli, agorà, postazioni per i mini laboratori) che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, lo sviluppo dell’autonomia, l’esercizio della capacità di scelta, una molteplicità di pratiche condivise di gestione della classe. E questo è il nostro primo valore”.

“l secondo valore della scuola Senza Zaino è la responsabilità” dice Pusceddu. Lo spazio e la pedagogia si legano strettamente. “Il valore della responsabilità richiama la libera adesione dell’alunno e richiede la sua motivazione. Molti strumenti didattici possono favorire la conquista dell’autonomia e il rinforzo del senso di responsabilità. Normalmente la scuola ne è sprovvista, essendo dotata quasi esclusivamente dei libri di testo. Noi invece abbiamo numerosi laboratori specializzati, software didattici, un teatro”.

Il terzo valore è la comunità. “Gli spazi dell’aula e della scuola Senza Zaino, sono organizzati per concretizzare l’idea di comunità e permettere l’incontro e il lavoro condiviso dei docenti e degli allievi” aggiunge Pusceddu. “Lo spazio è strutturato in aree e prevede un luogo di incontro per gli allievi. L’agorà, il luogo per radunarsi, la piazza in cui, nelle città dell’antica Grecia, si tenevano il mercato e le assemblee pubbliche. Nell’Auditorium, gli allievi si ritrovano in assemblea e per tenere conferenze. Nel teatro si tengono continuamente degli spettacoli”.

Ora l’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 di Cagliari, Scuola Polo del modello Senza Zaino per la Sardegna, in collaborazione con enti istituzionali, scuole, università, associazioni del terzo settore e numerose imprese, organizza “ProssimaMente… la Scuola intorno a noi”. Un evento che, a partire dalle scuole, coinvolge attori del territorio interessati all’educazione, all’istruzione, all’espressione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Uno spazio aperto, dentro e fuori le mura scolastiche, nella città, negli spazi urbani, nei luoghi della socialità, della cultura e dello sport. Dal 12 al 15 maggio, a Cagliari. Sarà un modo per scoprire una scuola diversa. Un modello caro a don Milani.

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