La Sardegna è attualmente alle prese con un’intensa tempesta di polveri sahariane in quota. L’immagine, acquisita dal satellite #sentinel3 alle 11,16 del 23 aprile, è stata postata dal meteorologo Matteo Tidili, ormai diventato un punto di riferimento meteo nel web sardo. “L’assenza di nubi ci permette di apprezzare con maggiore dettaglio l’estensione e lo spessore del plume desertico, oltre al suggestivo contrasto cromatico col blu del mare – scrive l’esperto, spiegando che “il fenomeno, che ancora oggi a quanto pare desta spesso stupore e curiosità, in realtà è piuttosto frequente; l’avvezione di polveri sahariane, provenienti in particolare dalla regione desertica tra 30°N e 35°N che si estende in longitudine dalle pendici meridionali della catena dell’Atlante marocchino all’Erg Orientale tunisino, costituisce infatti la principale fonte di polveri minerali per l’Europa meridionale. Tipicamente, le avvezioni di polvere sahariana si verificano in condizioni cicloniche in inverno, primavera e autunno e anticicloniche (promontori nord africani) in estate con deposito al suolo prevalentemente secco nei mesi estivi e misto (secco e umido) nei rimanenti mesi”.

La spiegazione scientifica offre agli utenti social l’occasione per numerose considerazioni, più o meno facete, tra cui quelle – immancabili – sull’opportunità di lavare o meno la macchina in presenza di queste condizioni meteo. Ma la domanda più principale la formula l’utente A.P.: ”Ma chissene… Tutto il popolo tidilesco vuole sapere una sola cosa: il 1° maggio al mare c’è basca?

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