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“Gli aeroporti, soprattutto in una regione come la Sardegna, si comprano e non si vendono. Non abbiamo alcuna intenzione di fare la fine della Grecia”. Così Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, che esprime forte preoccupazione per il futuro dell’aeroporto di Cagliari alla luce dell’inchiesta, emersa nei mesi scorsi e appresa mezzo stampa, sul presunto percorso teso al robusto ingresso di soggetto privato in un nuovo soggetto di gestione degli scali aeroportuali sardi ed a cui quello cagliaritano potrebbe essere conferito.

In vista della prossima riunione del Consiglio Camerale, considerata l’imponenza dell’argomento, Confcommercio Sud Sardegna e tutta la base associativa rappresentata ritengono doveroso che il presidente della Camera di Commercio, Maurizio De Pascale, faccia chiarezza sulla vicenda legata all’Aeroporto di Cagliari e sugli scenari futuri, in virtù del fatto che la Camera di Commercio detiene il 94,6% delle quote della Sogaer.

Confcommercio Sud Sardegna chiede inoltre alle istituzioni il pieno sostegno in questa battaglia, al fine di scongiurare le ipotesi che sono trapelate e che prevedono la perdita del controllo dell’aeroporto di Cagliari, a vantaggio di fondi di investimento, anche stranieri, che, dopo aver acquisito il controllo degli scali di Alghero e Olbia, si troverebbero a gestire l’intero sistema aeroportuale sardo, di fatto privatizzandolo e sottraendo alle politiche regionali la sovranità sulla programmazione turistica della Sardegna.

Il riferimento è alla società F2i che ha acquisito i due scali a nord dell’Isola e ora sta puntando dritto verso sud. Già lo scorso novembre i sindacati del settore trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avevano espresso forte preoccupazione per il futuro dell’aeroporto di Cagliari.

“Lo scalo aeroportuale cagliaritano – prosegue Bertolotti – è una infrastruttura che non può essere governata da pure logiche di carattere finanziario o per soddisfare l’attesa di un rendimento da parte degli azionisti dei fondi di investimento, ma è una infrastruttura, quella più grande, che gestisce il 50% del traffico aereo in Sardegna”.

“Stiamo parlando – aggiunge Bertolotti – della principale porta di accesso alla nostra Isola, una infrastruttura che deve assolvere a esigenze di politiche del turismo, di mobilità dei sardi, ma anche di volano economico e che ha una grande importanza sociale visto l’indotto che genera e visto l’impiego di centinaia di lavoratori. Nel lungo periodo, scenari oscuri potrebbero delinearsi e ne abbiamo clamorosi esempi, anche recenti, come il porto canale o più remoti, come le Saline di Molentargius”.

Confcommercio Sud Sardegna fa sapere che continuerà ad opporsi con tutti i mezzi possibili ad una eventuale perdita del controllo dell’aeroporto di Cagliari, un’iniziativa da considerarsi illogica e dalle conseguenze potenzialmente molto dannose per tutta l’Isola.

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