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Terribile aggressione ai danni di un carabiniere ieri pomeriggio a Settimo San Pietro dove un operaio nigeriano con un morso ha lacerato un braccio al militare in seguito ad una discussione in un cantiere. Il carabiniere, del Nucleo Radiomobile di Quartu Sant’Elena, è finito in ospedale con una gravissima lacerazione al braccio e dovrà probabilmente essere sottoposto ad una delicatissima operazione chirurgica per un innesto della pelle. L’extracomunitario non era una persona sconosciuta alle forze dell’ordine in quanto era stato recentemente coinvolto in un altro episodio di violenza ai danni delle forze dell’ordine. Lo scorso 28 marzo l’uomo era stato fermato dopo aver seminato il panico in auto tra le vie di Quartu e Selargius facendo poi perdere le sue tracce. In quel caso i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Cagliari avevano intercettato la sua Twingo in viale Elmas ed erano riusciti a neutralizzarlo grazie al taser, la pistola ad impulsi elettrici di cui i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Quartu non possono invece disporre. Le armi rimangono infatti nell’armeria del commissariato quartese per ragioni puramente burocratiche.

“Tutto questo è inammissibile e non più tollerabile, soprattutto ora che ci è arrivata la conferma che i taser assegnati all’aliquota radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena, non sono utilizzabili per mancanza di una firma!”, si legge in una nota nazionale del SIM del Carabinieri, il sindacato dei carabinieri guidato in Sardegna dal Segretario Generale regionale Vincenzo Gerardo De Rosa. “Chiediamo al Ministro Lamorgese perché l’autorizzazione all’utilizzo dello strumento a impulsi elettrici  ancora giace presso gli uffici di coordinamento in attesa di non si sa cosa. Conosciamo le lungaggini burocratiche che sono oramai consolidate nel sistema italiano”.

Il SIM Carabinieri chiede dunque con forza la risoluzione a questo incomprensibile ritardo, che potrebbe causare analoghi episodi che vedono sempre più a rischio gli operatori di polizia che giornalmente vengono feriti e insultati”.

Il Sim era insorto per lo stesso motivo poco meno di un mese fa, quando i carabinieri di Quartu avevano subito un’altra aggressione durante l’arresto di un ladro che, ubriaco, si era introdotto dentro un’abitazione quartese minacciando il padrone di casa con un bicchiere di vetro rotto. Sopraggiunti i Carabinieri, l’uomo aveva sfogato la sua furia, alimentata dall’alcol, avventandosi contro di loro con calci, pugni e morsi, prima di essere, con non poca fatica, immobilizzato e tratto in arresto. Entrambi i componenti della pattuglia erano dovuti ricorrere alle cure mediche.

Resta da capire, oltre al fatto che i taser restano in armeria, perché un centro importante come Quartu abbia soltanto un Commissariato e non sia presidiata di notte dai vigili urbani. Nonostante gli annunci, inoltre, non è neppure ancora entrata in servizio la attesissima Compagnia dei Barracelli, la Polizia Locale Rurale che potrebbe finalmente garantire la sicurezza anche nelle ore notturne.

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