Nascerà al largo delle coste nord-orientali della Sardegna, tra Budoni e Posada, il progetto di un nuovo – l’ennesimo – Parco eolico marino galleggiante. Si chiamerà “Tibula Energia” e a proporlo sono Falck Renewables e BlueFloat Energy. È solo l’ultimo di uan lunga serie. Nel sud dell’Isola per esempio ci sono i progetti di Nora Energia, 795 megawatt, e Nora Energia 2 per altri 600 megawatt a sud-ovest del Golfo di Cagliari.
Opportunità o speculazione per l’Isola? Le società mirano a coinvolgere i territori, spiegando che si cederanno energia e know-how. Ne vale la pena?

Il Parco tra Budoni e Posada prevede la presenza di 62 turbine eoliche galleggianti, posizionate a una distanza dalla costa che varia da un minimo di 25 a un massimo di 40 chilometri. In questo modo, dicono i proponenti, le turbine saranno pressoché impercettibili all’occhio umano.

Giorgio Fresu e Saturnino Nieddu del gruppo Posada Bene Comune, hanno dei dubbi, come spiega l’Unione Sarda. “Sarebbe imbarazzante per chi si affaccia dal Castello della Fava vedere questi mostri galleggianti in uno dei mari più belli del Mediterraneo. Non siamo contrari al processo di transizione energetica ma – precisano – siamo altrettanto determinati ad impedire che questo tratto di costa, e in generale tutto il mare sardo, possa essere deturpato da questo tipo di impianti”.

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